Tra critiche e osannazioni, parte oggi il lavoro delle due commissioni speciali nominate dal Presidente della Repubblica
A dirla tutta, in questo preciso istante si sta riunendo soltanto la “commissione economica”, quella formata da Giovannini, Pietruzzella, Rossi, Milanese, Giorgetti e Bubbico. Nel pomeriggio vedremo all’opera la seconda commissione, quella “istituzionale” (un termine molto generico, quello che dovrebbe fare questa commissione è, senza giri di parole, proporre una nuova legge elettorale, auguri !), composta da Onida, Mauro, Quagliariello e Violante.
Cosa ci aspettiamo dalla commissione economica ?
Quattro cose fondamentali:
1) L’Italia dovrà alzare i toni in Europa, non si può uscire ad una crisi così pesante senza aumentare il debito pubblico, già enorme e insostenibile. L’ideale sarebbe sospendere il pagamento degli interessi sul debito, ma mi sembra una proposta troppo ardita per questo tipo di commissione.
2) La spesa pubblica non va diminuita, va ristrutturata e indirizzata verso le imprese (non verso i Fiorito) con interventi “a pioggia per tutti”, circa il 95% delle imprese Italiane sono di piccole dimensioni e a conduzione famigliare, aiutare un impresa significa aiutare una famiglia. Se una famiglia potrà tornare ad allargare la cinghia (al posto di continuare a stringerla) il blackout economico passerà, semplice.
Come proposte concrete l’abolizione immediata delle province sarebbe ottima, a patto che i soldi risparmiati vadano tutti (fino all’ultimo centesimo) nelle casse delle imprese
3) In molti si dimenticano uno dei tanti capolavori del Governo Monti: le città danneggiate da calamità naturali non vengono più aiutate, dal 2012, nella ricostruzione in modo diretto dallo Stato. Questo è gravissimo, dal terremoto in Emilia la regione non si è ancora ripresa, e tantissime aziende hanno dovuto chiudere o, nel migliore dei casi, accontentarsi di magri incassi. Questo obrobrio Montiano va cancellato subito. Non serve un ragioniere al Governo (con tutto rispetto per i ragionieri), serve un economista serio.
4) I partiti non devono avere nessun coinvolgimento (almeno in via ufficiale) nella governance di un istituto bancario. MPS docet
Cosa ci aspettiamo dalla commissione istituzionale ?
1) Subito una legge elettorale degna del nostro Paese. Il porcellum perfetto per “vincono tutti, non vince nessuno” deve finire nel dimenticatoio e ricordato a perenne monito di ciò che la politica non dovrebbe mai fare
2) Una semplificazione burocratica seria (e non “alla Passera”) per aprire aziende in Italia.
3) Una riforma della giustizia che sveltisca i tempi dei processi, pena il commissariamento dei Tribunali
Ovviamente se tutto questo avverrà (o anche solo metà di quello che ho scritto) ci risveglieremo nel nostro letto sudati, delusi dal constatare che si trattava in realtà solo di un sogno.
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