In attesa dell’esito del voto sull’austerity di domenica, cerchiamo di ipotizzare alcuni scenari che potrebbero realizzarsi la prossima settimana
Bloomberg riassume così la situazione:
(Bloomberg)
A nostro parere, Bloomberg centra alla perfezione il problema del referendum: le trattative tra Atene e Bruxelles potrebbero concludersi in maniera totalmente opposta rispetto a quella indicata dal voto popolare.
Immaginiamo una vittoria dei “no” (quindi della linea portata avanti sino ad ora da Syriza), questo non implica né un Grexit né il rifiuto di misure di austerità, la troika potrebbe infatti fare altre proposte ad Atene (diverse da quelle proposte nel quesito del referendum) e, per quello che ne sappiamo, Tsipras potrebbe accettare un’austerity “più di sinistra” (più tasse sui ricchi cattivi, ecc.).
Immaginiamo ora una vittoria dei “sì”. Innanzitutto non va esclusa la possibilità che Tsipras si dimetta, ma questa mossa spingerebbe il paese nel caos totale, chi prenderebbe il posto del premier greco ? Un altro politico di Syriza ? Oppure ci sarebbero nuove elezioni ? E se Syriza vincesse ancora ?
In tutto questo, ci chiediamo quando la BCE perderà la pazienza. Mario Draghi ha sempre a disposizione l’arma dell’interruzione totale degli aiuti ELA ad Atene, ma il costo umanitario di una decisione simile sarebbe davvero drammatico.
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