Analizzando l’andamento del Dow Jones e sapendo che per un po’ i la Federal Reserve non toccherà i tassi di interesse, possiamo fare una previsione sull’andamento della borsa americana nelle prossime settimane
Partiamo come sempre dalla visione di insieme:
E ora vediamo i nostri indicatori.
Innanzitutto, il Chandelier Exit ci dà un paio di segnali molto importanti.
Su base mensile, la soglia critica al di sotto della quale il Dow Jones non può permettersi di scendere a settembre rimane pari a 16.000 punti:
Fin qui nulla di nuovo.
Le novità arrivano dal grafico settimanale, dove vediamo che un eventuale risalita dell’indice sopra i 16.795 punti nella settimana appena iniziata implicherà un forte segnale di copertura di tutte le posizioni short:
Proseguendo su base settimanale, lo Stocknizer 1 (linea verde) è in fase di rimbalzo da una situazione forte ipervenduto:
Lo Stocknizer 2, invece, avrà bisogno di più tempo per riprendersi:
Continua a non piacerci, tuttavia, lo Stocknizer 2 mensile. Dal grafico seguente è chiaro come il potenziale di discesa del nostro indicatore (e, quindi, della borsa) resti ancora molto grande:
Tuttavia, la novità degli ultimi giorni è stata l’ennesima conferma dei tassi allo 0% da parte della Federal Reserve. Fino al prossimo meeting del FOMC, quindi, c’è da credere che la situazione si calmi leggermente sui mercati finanziari, almeno per le prossime settimane.
Del resto, su base settimanale, la Curva di Coppock sembra essere pronta ad invertire la rotta:
Infine, per quanto riguarda i nostri target futuri, la situazione settimanale è la seguente:
Il Dow Jones si è accomodato sul nostro target ribassista, e ora, complice l’ultima decisione della Federal Reserve, ci aspettiamo quanto meno un ritorno alla linea mediana, verso quota 17.000-17.500 punti.
Più difficile il balzo a 18.000 punti (target rialzista), ma non ci sentiamo affatto di escludere questa ipotesi.
Su base mensile, invece, l’indice rimane in una situazione di perfetto equilibrio sul nostro target mediano. Tuttavia, ad ottobre potremmo vedere una ripresa anche nell’indice mensile, aspettando, come sempre, il solito cigno nero che arriverà a guastare la festa sul più bello:
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