Tra il fantasma dell’inflazione e l’incubo della deflazione, il prezzo dell’oro è letteralmente crollato nel 2013, che cosa possiamo aspettarci per l’anno prossimo ?

Il 2013 rappresenta la morte di uno dei grafici più usati ed abusati al Mondo. Stiamo parlando del grafico che mostra la correlazione tra il prezzo dell’oro e gli asset posseduti dalle principali banche centrali mondiali (per chi non lo sapesse, più crescono gli asset di una banca centrale, più cresce la base monetaria dell’economia in cui essa opera):

In realtà, zitto zitto, il prezzo dell’oro ha cominciato a diminuire già dal 2011.
La linea blu del grafico è destinata a crescere ancora nel 2014 (probabilmente ad una velocità minore rispetto a quella del passato, complice il tapering Americano), ma l’oro cosa farà ?

Esistono due vedute principali:

- le principali banche d’affari Americane credono che il prezzo dell’oro continuerà la sua discesa

- qualche blog economico-finanziario “indipendente” pensa che il prezzo dell’oro esploderà a causa del ritorno dell’inflazione (o “iperinflazione”)

Premettendo che Sokratis non fa parte di questi blog, dobbiamo considerare il fatto che difficilmente il mercato si comporta in modo diverso da quanto le grandi banche d’affari prevedono, non perchè Goldman Sachs e JP Morgan siano piene di geni assoluti della finanza, ma semplicemente perchè il loro “peso” finanziario è tanto grande da riuscire a muovere il mercato senza troppe resistenze.

Sì, può darsi che nel 2014 torni l’inflazione negli Stati Uniti (in Europa, invece, non pensateci nemmeno), ma – e qui ci riferiamo ai nostri colleghi blogger che consigliano di comprare oro in questo momento per approfittare dei prezzi bassi – siamo seri, la Cina sta lentamente scaricando l’oro, l’asset più “sicuro” per le famiglie Cinesi in questo momento è uno solo: la casa.
Quel giorno in cui la bolla immobiliare Cinese scoppierà, però, potremo rivalutare quando affermiamo qui sull’oro: per adesso non possiamo che essere ribassisti sul prezzo dell’oro nel 2014.