Il divario tra Germania e resto d’Europa è destinato a crescere ?

euro stagnazione

Gli ultimi dati sull’indice PMI dei servizi ci segnalano una giornata regolare dal punto di vista macroeconomico per l’Eurozona: buone notizie per la Germania, cattive notizie per tutti gli altri

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Mentre gli indici PMI manifatturieri di tutta l’Eurozona (PIIGS compresi) mostrano segnali di ripresa nel settore industriale, è il settore terziario quello che oggi fa più notizia.
La notizia infatti è che, per l’ennesima volta, ci troviamo di fronte all’allargamento del divario tra  la Germania ed il resto dell’Eurozona:

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Ora, normalmente su questo sito diamo più importanza all’indice PMI manifatturiero rispetto a quello dei servizi. La ragione è semplice, anche nel 2013 gran parte delle nostre economie si basa su questo settore dell’economia, nel senso che la maggior parte della ricchezza aggregata (tra produzione, consumi e entrate fiscali) viene proprio da quel settore secondario messo in ginocchio dalla crisi.
Tuttavia chi ci legge e svolge un’attività riconducibile al settore terziario sa che la crisi si sente molto anche qui, l’unica differenza è che, a quanto pare, i numeri del settore dei servizi sono meno influenti sul PIL rispetto a quelli del settore manifatturiero per l’Italia (ci sono Paesi dove vale l’opposto, come il Regno Unito, ma sono casi abbastanza rari).

Ebbene come vedete nell’immagine l’economia Tedesca continua a correre, mentre tutti gli altri hanno avuto dati deludenti quest’oggi.
Addirittura, Francia e Italia sono in territorio negativo (essendo sotto quota 50 punti), il che ci dimostra che essere ottimisti per il 2014 rischia di diventare una grossa delusione: sì, usciremo dalla recessione probabilmente, ma da qui a dire che la crisi è finita ce ne passa… ne sa qualcosa il Giappone.

 

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