L’inflazione cresce, la disoccupazione diminuisce e la produzione industriale è in aumento dopo un mese di forte contrazione
Andiamo con ordine, abbiamo avuto tre dati positivi (uno al di sotto delle attese) che ci segnalano che l’Abenomics può avere un grosso effetto-volano sull’economia Giapponese, ma anche che, per qualche strana ragione, in Giappone come in America la politica monetaria ha bisogno di molto più tempo per creare stabile crescita in un’economia.
Per “qualche strana ragione” intendiamo la cosiddetta velocità di diffusione della moneta (di cui vi abbiamo parlato qui facendo riferimento agli USA, ma il problema sembra essere comune all’intero sistema finanziario mondiale).
Veniamo ai dati macro Giapponesi:
1) La disoccupazione scende al 3,8%
2) L’inflazione core (che esclude beni alimentari e energia, quindi è un indice più “stabile” nel tempo) è in aumento continuo e, soprattutto, controllato:
3) La produzione industriale cresce ad Agosto del 3,2% (il dato sarà confermato tra due settimane):
Gli effetti dell’Abenomics qui sono particolarmente evidenti:
Peccato che il dato sia stato inferiore alle attese (ci si aspettava un +3,7%), e questo trattiene l’indice Nikkei. Sono comunque ottime notizie, il confronto con la crescita degli altri Paesi è sempre più interessante:
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