Qualcosa sta cambiando, e sembra farlo abbastanza velocemente: grandi estrattori di petrolio come l’Arabia Saudita tremano di fronte alla riduzione della nostra dipendenza dall’oro nero
Se, come la stragrande maggioranza delle persone, prendete la macchina tutte le mattine per andare al lavoro e vi fermate ogni 10 giorni a fare benzina, non avrete probabilmente notato grosse differenze negli ultimi 100 giorni.
Questo è dovuto probabilmente al fatto che tra le compagnie petrolifere ci sono sempre stati cartelli di prezzo (che, lo ricordiamo, sono illegali) che hanno portato ad un aumento pressoché costante della benzina, anche nei momenti in cui il petrolio scendeva. Eliminando però questo effetto distorsivo del mercato (che, se fossimo in un Paese serio, sarebbe già stato eliminato da chi deve vigilare su queste cose), otteniamo una realtà diversa: la dipendenza del Mondo dal petrolio si sta riducendo a vista d’occhio.
Date un’occhiata a questi dati:
Aggiungiamo anche la composizione percentuale dell’energia utilizzata a livello mondiale:
Si prevede un appiattimento della domanda di petrolio nei prossimi anni:
Finalmente, quindi, potremo trovarci in una situazione migliore almeno per tre ragioni:
- l’energia dovrà essere più pulita (osservate anche solo la crescita esponenziale dell’uso delle energie rinnovabili negli ultimi anni nel primo grafico)
- un eventuale shock petrolifero avrebbe effetti più contenuti sull’economia di quelli visti negli anni Settanta
- finalmente economie basate unicamente sull’estrazione del petrolio (una su tutte l’Arabia Saudita) riceveranno una scossa e saranno costrette ad ampliare i propri orizzonti per evitare crolli clamorosi del PIL (che, comunque, avverranno)
A proposito, parlando dell’Arabia Saudita, gli Stati Uniti stanno per diventare il primo Paese al Mondo per quantità di petrolio estratta, il solo dato relativo al Texas parla da sé:
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