Imparatelo bene questo nome, la maggiore banca portoghese è anche quella più inguiata del Paese (e ce ne vuole), i creditori del Banco Espírito Santo stanno perdendo alla velocità della luce tutta la fiducia riposta nei “bilanci sanissimi” della banca
(ripubblicazione articolo del 16 luglio 2014)
Nel caso vi fosse sfuggito: le banche europee sono nei guai.
Per i più pigri, riportiamo la frase chiave del post della settimana scorsa:
“La più grande banca del Portogallo, Espírito Santo , è in guai serissimi dopo le indagini aperte in seguito a misteriosi ammanchi nei conti e, soprattutto, la holding Svizzera che controlla la banca ha recentemente saltato il pagamento della cedola di un bond”
Il fatto è che non tutti i creditori di Espírito Santo sono scappati all’inizio, qualcuno ha misteriosamente deciso di aspettare a vendere.
Quel qualcuno, adesso, ha deciso di vendere il bond al centro delle tensioni come se non ci fosse un domani:
Sarà interessante vedere quando le vendite si fermeranno.
Sarà ancora più interessante vedere come il Portogallo (che non ha un euro a disposizione per salvare la prima banca del Paese) e la Troika (quella che, secondo gli europeisti, non sarebbe più stata necessaria in Portogallo perchè ormai il peggio era passato) cercheranno di impedire l’esplosione della banca e, quindi, dell’intero sistema bancario europeo.
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