Proprio oggi l’estrazione di petrolio ha raggiunto il suo livello massimo negli ultimi 24 anni, i prezzi continuano a crescere ma questo è giusto o è frutto di una manipolazione ?
Facciamo subito un’importante distinzione, qui non parliamo di prezzi della benzina in quanto questi sono palesemente truccati e stabiliti in seguito ad accordi e cartelli tra varie compagnie.
Il caso del petrolio è invece più complesso. Oggi siamo arrivati ad un massimo della produzione nel settore petrolifero:
È dal 1989 che non si aveva un tale livello di estrazione del petrolio (alla faccia di chi dice che il petrolio sta finendo), ma vi faccio notare l’improvvisa impennata degli ultimi 2-3 anni.
Secondo i più questo è dovuto all’estrazione di shale oil negli Stati Uniti, e anche noi siamo piuttosto propensi verso questa teoria, come vi avevamo già spiegato.
State attenti adesso, vediamo i prezzi del petrolio “crudo” negli ultimi anni:
L’aumento c’è stato, ma quando guardiamo questi grafici dobbiamo tenere presente anche il tasso di inflazione.
È calato il prezzo di estrazione, la domanda mondiale si è ampiamente ripresa dalla crisi del 2008.
Questo, però, non esclude il fatto che il prezzo che stiamo guardando possa essere manipolato. In particolare, mentre siamo certi che, come in tutti i mercati monopolitistici, l’OPEC riesca a imporre un buon mark-up (un “pompaggio” nel prezzo), il suo tasso di crescita ci sembra, francamente, piuttosto regolare.
Un altro discorso è poi quello della speculazione pura, come vedete ci sono state frequenti esplosioni improvvise dei prezzi, queste sono palesi manipolazioni che sono presenti nei grafici di tutte le commodities (perfino quelle più insospettabili come il caffé), quindi quando sentite cose del tipo: “La crisi politica in Egitto fa esplodere i prezzi del petrolio” non disperate, in questo contesto bisogna pensare al petrolio come a qualsiasi prodotto finanziario quotato, queste cose sono legate alla normale speculazione di attori economici molto più grandi di noi piccoli consumatori, il prezzo comunque tende sempre a correggere lentamente verso il basso nelle settimane seguenti.
Il vero rischio legato al petrolio può essere quello di un eventuale shock petrolifero simile a quelli visti negli anni Settanta, ma il primo grafico che vi abbiamo mostrato smentisce, per ora, questa possibilità.
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