La prima giornata di quotazione di Twitter a Wall Street è stata una dura prova per i deboli di cuore, ma esaurito l’entusiasmo che cosa rimarrà ?
La premessa che facciamo quando parliamo di questi temi è sempre la solita doverosa constatazione: il mercato ha ragione anche quando ha torto.
Se per comprare un’azione Twitter in questo momento vi servono 45 €, allora questo significa che Twitter vale 45 €, punto.
Però, da qui a dire che questo valore sia “razionale” ce ne vuole, perchè ognuno ha i suoi metri di giudizio e, ora che la quotazione è passata, possiamo riproporre un’analisi che avevamo pubblicato qualche settimana fa su questo sito fatta da Nick Colas per ConvergEx:
Twitter ha più di 200 milioni di utenti.
Secondo eMarketer, il fatturato da pubblicità di Twitter per il 2014 sarà compreso tra 808 milioni di Dollari e 1 miliardo di Dollari.
Calcolatrice alla mano, per ogni utente Twitter guadagna in media 4-5 $Stiamo facendo un’analisi tecnica piuttosto complicata, per questa ragione dobbiamo “semplificare”: come modello di riferimento useremo quello di Facebook (in quanto è sicuramente il titolo quotato più simile a Twitter) e faremo delle precise ipotesi di crescita.
Ora, quando un’azienda si quota ci si basa soprattutto sulle aspettative, quindi dobbiamo fare ipotesi sul futuro. Negli ultimi tre trimestri del 2012 gli iscritti a Twitter sono aumentati più del 40%, assumiamo che questo passo di crescita rallenti nei prossimi tre anni al 30% (capite bene che questa è un’ipotesi piuttosto arbitraria, chi può sapere quale sarà la percentuale effettiva ? Ma, del resto, è così che vengono fatte le analisi tecniche).
Nel 2015 Twitter dovrebbe avere circa 440 milioni di utenti iscritti.
A questo punto sfruttiamo il modello Facebook, che dice che, nel 2015, il ricavo medio per ogni utente da pubblicità dovrebbe essere pari a 7 $.
440 milioni moltiplicato per 7$ dà 3,1 miliardi di Dollari, cioè il fatturato obiettivo che ci aspettiamo da Twitter nel 2015.
Come si arriva al valore “reale” di Twitter ? Non abbiamo considerato l’effetto leva che viene comunemente utilizzato in Borsa. La leva cambia per ogni titolo, quindi anche qui dovremo fare un’ipotesi. Non pensiamo che Twitter possa fare meglio di Google (magari ci sbaglieremo), che, ad oggi, ha un “margin” pari al 21% ed un moltiplicatore di motore di ricerca pari a 17. Usando questo modello il nostro 3,1 miliardi diventa 11,1 miliardi di Dollari.
Quindi ogni azione di Twitter dovrebbe valere, in questo momento, poco più di 20$ l’una.
Ora, la verità assoluta non la possiede nessuno, Twitter ieri ha avuto un andamento davvero da montagne russe:
In sostanza questo significa che:
1) L’IPO è stata un successo
2) Il mercato non si aspettava questo successo, e appena si è scoperto gli acquisti sono esplosi, per poi crollare per colpa del primo segnale “SELL” messo su Twitter dalla Pivotal Research
Poi per il resto della giornata il titolo è rimasto ancora piuttosto volatile (fatto comunque prevedibile, a prescindere dal botto iniziale), ma si è mantenuto ben al di sopra delle aspettative della vigilia.
Fino ad ora tutto bene, ma mi preme ricordare a tutti che, esauritosi l’entusiasmo per il nuovo giocattolino, Wall Street comincerà ad avere dubbi sulle reali capacità di Twitter di produrre utili.
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