Negli ultimi anni, l’indebitamento delle aziende operanti nel settore energetico mondiale è cresciuto ad un ritmo esponenziale: cosa succederà quando i creditori cominceranno ad essere un po’ più “esigenti” ?
(ripubblicazione articolo del 17 febbraio 2015)
Qualcuno dovrebbe seriamente cominciare a preoccuparsi:
Gran parte di questa crescita dell’indebitamento coincide, guarda caso, con il boom dello shale registrato negli Stati Uniti (in un altro post avevamo esposto meglio il problema).
Ancora una volta, quindi, ci chiediamo quanto i dati trimestrali (relativi al quarto trimestre del 2014 ed al primo trimestre del 2015) delle aziende operanti in tale settore dopo il crollo nel prezzo del petrolio possano influire sull’intero sistema finanziario presso il quale molte di queste aziende traggono risorse.
Stiamo per assistere ad una “pulizia” dell’intero settore, tante piccole aziende rischiano di chiudere o di essere svendute alle grandi multinazionali.
Risultato: l’offerta tornerà a calare e i prezzi risaliranno, ma questo meccanismo durerà anni.
Lascia un commento per primo