Lo scenario migliore che possiamo immaginare, dati alla mano, è quello di una ripresa costante ma molto lenta
Prima della crisi, l’Italia è sempre cresciuta ad un passo troppo lento rispetto a quello mantenuto dagli altri Paesi sviluppati, raggiungendo molto difficilmente un +1%, mentre Paesi come Francia, Germania e Inghilterra riuscivano a crescere ad un passo medio doppio del nostro.
Evidentemente questa è una caratteristica naturale della nostra economia (la colpa è probabilmente dell’eccessiva burocrazia e dell’enorme peso della pressione fiscale), per il futuro ci aspettiamo, se tutto va bene, un ritorno a questa tendenza, che ci porterebbe ad una lentissima ripresa (che è sempre meglio di una rapida recessione).
Dall’inizio della crisi il PIL Italiano è sceso del 7%, questo significa che, mantenendo un passo mediamente compreso tra lo 0% e lo 0,5% come crescita annua del PIL, la produzione reale Italiana raggiungerà i livelli pre-crisi verso il 2025, forse prima.
Il dato che ci spinge a dire che, effettivamente, il 2014 sarà un anno migliore del 2013, sono gli ordinativi industriali:
La domanda dall’estero è riuscita a tenere botta in questi anni, il dramma è rappresentato dalla domanda interna, che dovrebbe beneficiare del ritorno alla crescita della domanda estera, o almeno si spera.
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