Paul Krugman sente odore di bruciato in Canada, ipotizzando una bolla immobiliare per il Paese, vediamo i dati su cui riflette il premio Nobel
Dal suo blog sul sito del New York Times, Paul Krugman scrive un post molto interessante su una Nazione che, purtroppo, non compare spesso nei titoli dei nostri giornali. Eppure, spiega il premio Nobel per l’Economia, la storia Canadese dovrebbe farci preoccupare:
Come noto, l’antiquato e noioso sistema bancario Canadese è sempre riuscito ad evitare la parte peggiore delle crisi finanziarie. E, per un po’ di tempo, i prezzi delle case in Canada sono crollati più di quelli Statunitensi. Ultimamente però è successo qualcosa di strano:
Inoltre, il debito privato Canadese ha continuato a crescere, anche mentre quello Statunitense diminuiva:
In effetti a guardare questi dati sembra di vedere un Paese che è passato attraverso la crisi con una facilità sorprendente, tuttavia è giusto ricordare che la bolla immobiliare Americana si è autoalimentata per anni con un sistema finanziario folle, in cui le famiglie stesse trovavano modi per speculare sui propri debiti (e da qui l’istituzione dei mutui sub-prime con tutti i relativi problemi di cui stiamo ancora pagando le conseguenze). Fortunatamente, in Canada non esiste un sistema finanziario così cinico come negli USA, ma questo comunque non può escludere la presenza di una bolla immobiliare, i prezzi delle case stanno davvero crescendo con una facilità sorprendente.
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