Mentre la Spagna entra sprofonda nella deflazione, la banca centrale tedesca, la Bundesbank, comincia a parlare di un possibile Quantitative Easing nell’Eurozona, era ora
Che tristezza.
Tanti anni passati a cercare di riscrivere ogni legge macroeconomica che si rispetti (quelle che, per intenderci, si studiano in una qualsiasi laurea triennale di economia) con la storia dell’austerity e dell’euro forte e, alla fine, questi “luminari” dell’economia stanno per fare dietrofront come se niente fosse.
Occhio a questo paragrafo tratto da Reuters:
“La Banca centrale europea potrebbe acquistare debiti e altri asset dalle banche per supportare l’economia della zona euro. Lo ha detto la Bundesbank, segnando un radicale ammorbidimento delle sue posizioni su questo tipo di politica monetaria. L’economia dell’area euro resta debole e l’inflazione è incollata molto al di sotto dei target della banca centrale europea. In questo contesto, dove ferve la ricerca di misure alternative, il presidente della banca centrale tedesca Jens Weidmann ha detto che la Bce potrebbe considerare l’acquisto di bond governativi della zona euro o asset privati con rating elevati, aprendo la porta a una delle opzioni più dibattute all’interno della Bce, il cosiddetto “quantitative easing” (QE)”
Quante persone hanno perso il proprio posto di lavoro negli anni ? Quante aziende hanno dovuto localizzare la propria produzione per sopravvivere ? Per non parlare di Paesi come la Grecia che, sostanzialmente, hanno dovuto affrontare un default controllato per rimanere a galla. Il Portogallo ogni tre per due deve chiedere aiuto al FMI, la Spagna ha un tasso di disoccupazione da fantascienza, in Francia l’estrema destra antieuropeista è in ascesa politica, in Italia siamo al terzo governo consecutivo non eletto dal popolo, eccetera eccetera eccetera.
E dopo tutto questo, ci sentiamo dire, come volevasi dimostrare: “No scusate abbiamo sbagliato, dovevamo fare come USA, Giappone e Regno Unito”.
Come scrive spesso il Premio Nobel Paul Krugman (che, alla fine, sta avendo ragione su ogni cosa per quanto riguarda l’Euro), “tutta questa sofferenza che l’Europa sta attraversando non è necessaria”. Ma non illudetevi, alla Bundesbank nessuno si è messo la mano sul cuore, anche la Germania ha bisogno del QE o, meglio, della svalutazione dell’Euro (che, a questo punto, è davvero troppo forte, anche per Berlino), in realtà nessuno ha voluto fare “mea culpa”, nessuno vuole prendersi la responsabilità del disastro economico degli ultimi anni, nessuno.
Inoltre, la BCE ha ancora tempo per sbagliare: un QE mal gestito può solo dare problemi alla nostra economia, magari dando vita a bolle speculative nei mercati finanziari.
Tutta questa inutile sofferenza, dunque, non era necessaria. Chi ci governa ha perso tempo cercando di remare controcorrente, insistendo ad andare in direzione ostinata e contraria anche di fronte alle prove evidenti del fallimento delle politiche di austerity.
È stato tutto tempo perso.
Che tristezza.
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