Studiando qualunque dato macroeconomico-finanziario proveniente dalla Cina si scopre davvero un mondo di problemi e rischi di collasso difficili da immaginare: per quanto tempo il sistema reggerà ?
Oltre alle tante bolle speculative che chiunque può trovare in Cina (noi vi abbiamo parlato di tre bolle speculative, in questi giorni pare ne sia scoppiata una quarta della quale non eravamo nemmeno a conoscenza), tra i problemi più preoccupanti che potrebbero risolversi in un enorme “cigno nero” per il 2014 a Pechino troviamo anche un enorme indebitamento corporate.
Un grafico aggiornato allo scorso Autunno ci aveva già segnalato il problema:
Ebbene, dallo scorso Autunno la situazione è peggiorata, almeno per il lungo periodo (parliamo quindi di bond governativi, in questo caso):
E secondo voi, in tutto questo caos debitorio e questa enorme liquidità in eccesso presente nell’economia, le banche cinesi che cosa stanno facendo ? Stanno prestando con attenzione gli Yuan che hanno in cassa ?
Ovviamente no:
L’impressione qui è che le banche cinesi stiano prestando denaro partendo da un’inquietante premessa: “Se anche i nostri clienti non dovessero rimborsarci il denaro, lo Stato ci salverà“.
È la vecchia regola di cui parla spesso il premio Nobel Paul Krugman che sta alla base delle grandi crisi del sistema bancario: lanciando una moneta, se esce testa i clienti rimborseranno il prestito, se esce croce e va male la perdita della banca sarà pagata dai contribuenti.
Quali altri problemi inquietanti dobbiamo ancora scoprire sulla Cina ? Più passa il tempo e più ci convinciamo che la prossima grande crisi mondiale potrebbe arrivare dalla debolezza strutturale (in più punti) di Pechino.
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