La dimostrazione scientifica che il Fiscal Compact ucciderà l’Italia

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Rassegnamoci, nemmeno con un miracolo l’Italia riuscirà a rispettare il Fiscal Compact, ma gli sforzi (vani) per cercare di mantenere i conti in ordine distruggeranno quello che rimane del nostro Paese

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(ripubblicazione articolo del 10 aprile 2014)

Ai tempi di Monti l’Italia aveva promesso una cosa molto chiara all’Europa: Roma si sarebbe dovuta presentare nel 2015 con un rapporto debito pubblico/PIL non superiore al 124,1%.

Dato che, per l’ennesima volta, i conti dei professori si sono dimostrati essere sbagliati, l’Italia entrerà nel Fiscal Compact in una situazione di partenza già di per sé “illegale” (per ora, infatti, il rapporto debito/PIL è intorno al 133%, 9 punticini percentuali in più, e probabilmente il numero crescerà nei prossimi mesi).
Ma guardate un attimo cosa dovremmo fare per rispettare il Fiscal Compact:
Lasciateci fare una riflessione matematica che vi dimostrerà perchè il rapporto debito/PIL non può arrivare al 60% (come stabilito dal Fiscal Compact) in così poco tempo.
Vi presentiamo l’equazione di sostenibilità del debito pubblico:
Non spaventiamoci, l’equazione è in realtà molto semplice da leggere.
Cerchiamo di capire cosa sono tutte queste lettere:
- tutta la parte a sinistra dell’equazione indica la variazione del rapporto debito pubblico/PIL in un anno. Immaginiamo che questo valore sia pari al 3% (in questo modo arriveremmo alla quota 60% intorno al 2035), quindi scriviamo 0,03.
- a destra abbiamo subito una semplificazione, il termine (G-T)/Y è il deficit di bilancio, supponiamo di restare in pareggio di bilancio per molti anni di fila (una roba fantascientifica, ma del resto il Fiscal Compact prevede un deficit massimo annuo pari allo 0,5%, quindi non siamo tanto lontani dalla realtà). Dunque niente deficit, quel termine può essere cancellato.
Ora attenzione perchè viene la parte più tosta:
- r è il tasso reale che viene pagato sugli interessi sul debito pubblico
– g è il tasso annuo di crescita del PIL italiano
– B/Y è il rapporto debito/PIL dell’anno precedente
Attualmente, il tasso reale “r” è pari al 3% in Italia, supponiamo che non cambi in maniera significativa fino al 2015:
tassireali_fig1
Tutti pronti ? Possiamo mettere i numeri ?
Vi rendete conto che senza fare deficit l’Italia dovrebbe crescere del 5,38% annuo per rispettare il Fiscal Compact ?!
Ma nemmeno nel boom economico degli anni Sessanta si cresceva così, ma per favore…
PS: in caso di deflazione, il tasso r non sarà costante come da noi ipotizzato, il che porterà l’Italia a dover crescere ad un ritmo addirittura superiore a quello calcolato da noi oggi, così, giusto perchè non siamo un Paese senza futuro

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