La disoccupazione in Gran Bretagna durante gli anni di Margaret Thatcher

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Dopo la sua morte, quasi chiunque si è sentito in dovere di cercare di riassumere la linea politica di Margaret Thatcher, tra aspre critiche e grandi elogi

Facciamo un confronto tra Regno Unito e Francia (un paese con un livello di disoccupazione storicamente superiore a quello Italiano, ma non di troppo):

In rosso vediamo il tasso di disoccupazione in Francia dal 1978 ad oggi, e in blu quello della Gran Bretagna.

Margaret Thatcher governò dal 1979 al 1990, e, sin dal momento del suo insediamento, propose una politica del lavoro drastica (oggi diremmo “alla Fornero”, ma più seria). Nel momento in cui la Thatcher si insediò a Downing Street il tasso di disoccupazione era intorno al 5%, in pochi anni superò l’11% (andate a chiedere ai minatori inglesi che ricordo hanno di quel periodo, vi consiglio di indossare parastinchi e casco).

Le cose cominciarono ad andare molto bene per il Regno Unito dal 1993: possiamo dare il merito di questo miglioramento netto alla Thatcher ? Difficile dirlo, la ripresa degli anni ’90 è stata favorita dal boom del settore terziario (il settore finanziario inglese è, ancora oggi, uno dei più ricchi al mondo), mentre il settore secondario è rimasto soffocato a lungo dal “thatcherismo”. Vi rendete conto cosa significa oggi avere un’economia fortemente caratterizzata dal settore finanziario ? Significa che, nel momento in cui dovesse scoppiare una vera crisi finanziaria a Londra (cosa che, fortunatamente, non è ancora avvenuta), scatterebbe un tremendo effetto-domino che distruggerebbe l’economia, nonostante il Regno Unito abbia ancora la sua sovranità monetaria. Lo stesso Cameron (che non ha certamente una personalità paragonabile a quella della Iron Lady), ha capito che le politiche comuni europee stanno portando il paese al degrado, e vedere una banca che fallisce, al giorno d’oggi, non è più tanto raro come ai tempi della Thatcher.
Per concludere, Margaret Thatcher ha probabilmente azzoppato il settore secondario Britannico in maniera quasi inguaribile, ma la sua battaglia contro l’euro e la BCE potrebbe, in modo paradossale, aver salvato il Regno Unito. Questo però, ce lo dirà la Storia.

 

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