Nell’Europa dei divieti si scopre che esiste un limite al surplus commerciale dei Paesi dell’area Euro, l’economia Tedesca è costretta a rallentare per legge
In realtà, l’export Tedesco sta rallentando ormai da mesi in termini nominali, ma Berlino sta rischiando comunque una sanzione perchè il suo surplus commerciale è troppo elevato rispetto al PIL.
Come riporta Il Sole 24 Ore:
“I trattati europei parlano chiaro: il surplus delle partite correnti di un Paese europeo non può superare il 6% del Prodotto interno lordo sulla media degli ultimi tre anni mentre il deficit (non quello di bilancio pubblico ma sempre delle partite correnti) non può andare più giù del 4%”
Tutto vero, come dimostra il trattato in questione che potete vedere a questo link. Il passaggio fondamentale è questo:
“3 year backward moving average of the current account balance as percent of GDP, with a threshold of +6% of GDP and -4% of GDP”
Che senso ha questa sanzione ? L’idea è quella della omogeneità economica tra i diversi Paesi dell’Area Euro (peccato che chiunque abbia studiato un po’ di Geografia Economica sappia quanto questo sia impossibile, lo dimostra anche il caso della Lombardia in Italia), ma siamo certi che la Merkel farà di tutto per cambiare questo punto del trattato.
La disparità tra la bilancia commerciale Tedesca e quella degli altri Paesi dell’area Euro è evidente (consideriamo il rapporto surplus/PIL):
Il surplus della Germania nel secondo trimestre 2013 è stato pari al 6,8% del PIL, la media degli ultimi tre anni è pari al 6,6%. Lo spazio per impartire la sanzione alla Germania c’è tutto quindi.
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