Il Parlamento Greco ha approvato ieri in tarda serata un provvedimento per incentivare gli investimenti, una condizione fondamentale per far uscire il Paese dalla terribile crisi che sta vivendo
Il progetto principale prevede una semplificazione burocratica nell’avviamento di negozi e agenzie di vario genere (i famosi “one-stop-shop”, venditori da cui al cliente si reca una sola volta per avere quello che vuole, senza essere costretto a tornare per la lenta burocrazia)
Certo, l’idea è un po’ deboluccia, ma d’altronde senza soldi e con vincoli di bilancio strettissimi bisogna arrangiarsi; è proprio quello che dice il Ministro per lo Sviluppo del Paese: “Non possiamo raggiungere l’obiettivo della crescita e dell’occupazione soltanto con la teoria… abbiamo bisogno di nuovi investimenti”, come dargli torto ?
Lo ricordiamo, il doppio salvataggio (macabro) della Troika ha portato ad una fuga degli investitori dalla Grecia, dall’inizio della crisi gli investimenti totali sono crollati del 60%: un disastro per le future generazioni.
Provate a parlare voi con un investitore qualunque, vi dirà che la Grecia ora è l’Inferno, vuoi per la burocrazia, vuoi per la corruzione della classe politica, vuoi per la debolezza delle banche, non ci sono tante ragioni per investire in Grecia in questo periodo.
Dobbiamo dare atto ad Atene dei progressi fatti (troppo tardi per evitare il disastro, ma meglio tardi che mai) in quanto allo snellimento della burocrazia e, soprattutto, in materia di costo del lavoro. Il famoso cuneo fiscale è sicuramente più leggero oggi rispetto a 2 anni fa, e questo potrebbe portare ad una ripresa nel medio-lungo periodo (qualcuno parla già del 2014, ma mi sembra troppo presto).
Ah un’ultima cosa: quest’anno il debito pubblico Greco toccherà quota 175% rispetto al PIL, ci si augura che questo sia il massimo oltre al quale la Grecia non oserà andare, perchè la Troika è sempre lì dietro l’angolo, e se dovesse intervenire… altro che ripresa nel 2014…
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