Pare che nessuno, in Italia, voglia fare il Ministro dell’Economia; il premier incaricato Matteo Renzi per ora ha ricevuto solo rifiuti in materia, ma che cosa deve saper fare il Ministro dell’Economia in Italia ?
Dunque ricapitoliamo un attimo, gli ultimi Ministri dell’Economia che abbiamo avuto in Italia (a partire dal giorno della famosa lettera della BCE quando il Ministro di turno era Tremonti) si sono distinti per le seguenti qualità:
- capacità di eseguire gli ordini
– fedeltà a Bruxelles
– fedeltà a Berlino
– fedeltà alla BCE
– rispetto di tutte le opinioni pro-austerity del FMI
– ottimismo fuori luogo
– scarsa competenza nelle scienze economiche
– innato spirito di condanna per tutti gli evasori fiscali (dal riccone che gira con la macchina sportiva pagata con denaro mai dichiarato al panettiere che non emette tutti gli scontrini per riuscire ad arrivare alla fine del mese)
– faccia tosta nel dichiarare a più riprese che, sostanzialmente, la crisi dell’Italia è dovuta alle colpe degli Italiani
Dunque, unendo tutte queste prodigiose qualità si ottiene un identikit semplicissimo: un pollo.
Sì, perchè il Ministro dell’Economia in Italia non ha nessun potere se non quello di chinarsi e di obbedire agli ordini che arrivano da Bruxelles/Berlino. Non si è mai sentita, fateci caso, una cosa come: “Il Ministro dell’Economia Tremonti/Monti/Grilli/Saccomanni ha proposto/suggerito/deciso”, no, da noi il Ministro dell’Economia è uno che “prende atto”, “rilascia un’intervista”, “è d’accordo”.
Che venga nominato un pollo qualsiasi quindi, la sua inutilità politica non sarà un grave problema e, forse, non avrà bisogno né di girare il Paese in auto blu, né di rilasciare ridicole interviste nel quale afferma che la crisi è finita.
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