La debolissima ripresa dell’Eurozona sembra già essere in fase calante, l’indicatore Eurocoin mostra segnali di allarme, ma siamo sicuri che a Bruxelles qualcuno lo sappia ?
(Ripubblicazione articolo del 9 maggio 2014)
È statisticamente più probabile trovare un cretino in una posizione di potere piuttosto che un genio del male, quindi no, crediamo che chi ci governa a Bruxelles non abbia la minima idea perfino di che cosa sia l’indice Eurocoin.
L’indice Eurocoin è un indicatore stilato con cadenza mensile dalla Banca d’Italia (eh sì, anche in Italia abbiamo persone capaci di fare due conti, ma vivono nell’ombra perchè siamo certi che molti dei nostri lettori non conoscono l’indice Eurocoin) nasce nel 2007 e misura lo stato di congiuntura nell’Eurozona.
Ma queste sono solo paroloni di cui possiamo fare anche volentieri a meno, ciò che conta sono i dati:
L’andamento ciclico dell’Eurocoin è evidente.
Allo stesso modo, si vede benissimo che l’indicatore sta esaurendo il carburante per salire, sembra di essere al culmine di una lunga salita alle montagne russe.
Nel caso vi chiedate quanto realmente affidabile sia l’Eurocoin, potete vedere questo confronto con l’andamento del PIL nell’Eurozona:
A nostro parere il livello di affidabilità è piuttosto elevato.
La ripresa sta rallentando e, purtroppo, quest’ultimo grafico dimostra che ad un rallentamento della crescita segue sempre la decrescita.
Le elezioni europee si stanno avvicinando cari amici di Bruxelles, tic-toc, tic-toc, tic-toc…
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