Non è solo l’ultima crisi a mettere in dubbio la posizione della Russia all’interno delle cosiddette “economie emergenti”, forse sarebbe necessario creare una nuova categoria per Mosca
(ripubblicazione articolo del 23 giugno 2015)
Definire la Russia un’economia emergente, in totale franchezza, ci pare sempre di più una forzatura da evitare.
Mentre la Cina punta ad una crescita media annua del 7% e si fa superare dall’India, vedere l’andamento del PIL russo ci lascia piuttosto perplessi.
C’è un grafico, tuttavia, che ci spinge, una volta per tutte, ad escludere la Russia dalla categoria delle “economie emergenti”, almeno per quanto riguarda la media asiatica:
(True Economics)
Prendiamo il rapporto tra gli investimenti ed il PIL in Russia.
Vedrete anche voi come, già dagli anni Novanta, Mosca abbia iniziato l’era post-comunista a ritmi di crescita ben distanti da quelli asiatici. Dunque sì, possiamo parlare di un’economia emergente ma “europea”, dunque di per sé poco emergente in questo periodo.
Cina e India hanno ancora ritmi di crescita lunari.
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