L’Arma Finale Dell’Ucraina Contro La Russia (E L’Italia)

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Sarà sicuramente una mossa totalmente folle e sconsiderata, ma pare che in Ucraina si stia pensando di interrompere il transito del gas naturale russo verso l’Europa (Italia compresa); ovviamente questo comporterebbe il suicidio immediato di Kiev, e una bella recessione per tutti

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(ripubblicazione articolo dell’11 agosto 2014)

Lo scontro (impari) tra Ucraina e Russia potrebbe essere vicino al suo epilogo e, purtroppo, non sarà la diplomazia a chiudere questa storia di sangue e rubli.

Pare che il premier ucraino Arseniy Yatsenyuk (che, lo ricordiamo, si era visto respingere le proprie dimissioni a fine luglio) abbia deciso che ormai il suo paese abbia davvero poco da perdere:

L’Ucraina è pronta ad imporre sanzioni su ogni transito sul proprio territorio, compresi voli aerei e forniture di gas verso l’Europa, ha dichiarato il premier ucraino Areniy Yatsenyuk venerdì scorso. Il Parlamento Ucraino voterà sulla misura nella giornata di martedì.

“Non abbiamo altra scelta” ha dichiarato il premier, aggiungendo che l’Ucraina utilizzerà una parte dei 17 miliardi concessi dal FMI per ottenere uno stato di indipendenza energetica, Kiev potrebbe inoltre chiedere ulteriori aiuti alla Banca Mondiale.

Il premier stima che l’Ucraina potrebbe sopportare la perdita di 7 miliardi di dollari come effetto delle sanzioni imposte verso la Russia, il suo principale partner commerciale dopo l’UE.

Se il Parlamento Ucraino voterà a favore della sanzione, la nuova misura colpirebbe l’intera Europa, visto che il continente importa il 15% dell’intera energia di cui necessita dalla Russia.

Intendiamoci, l’Ucraina non riceve più gas russo dal mese di giugno, questa è quindi una sanzione che colpirebbe la Russia (immaginiamo solo le enormi perdite che potrebbe avere Gazprom) e, soprattutto, l’Europa.

Ci tocca ricordare a tutti che l’Italia ha una forte dipendenza energetica dal gas naturale russo (occhio alla terza colonna):

http://i.telegraph.co.uk/multimedia/archive/02860/deutsche-gas_2860019b.jpg

Una decisione del genere è sufficiente a spingere l’Europa in una nuova recessione, ce ne rendiamo conto ?

La classe dirigente ucraina deve avere l’impressione di essere veramente spacciata ormai, chissà quante ore ci metterebbe la NATO a far sentire la sua presenza in Ucraina nel caso in cui Kiev decidesse davvero di bloccare il transito di gas dalla Russia verso l’Europa.

 

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