Il problema dei non-performing loans è una piaga europea, di cui l’Italia è solo una parte
Che l’Italia abbia un problema con i non-performing loans è evidente, ma, a dire il vero, buona parte dell’Europa sembra avere un sistema bancario piuttosto vulnerabile:
(Visual Capitalist)
Ora, è chiaro che quel 16,6% italiano spaventa di più del 19,2% portoghese, viste le dimensioni del PIL italiano, ma da qui a dire che l’Italia è il nuovo “malato d’Europa”, ce ne passa.
Lasciamo perdere l’irrecuperabile 46,6% greco, ma vogliamo parlare del 15,8% irlandese ? L’Irlanda, un paese giudicato “esemplare” da molti eurocrati che, in fin dei conti, non è altro che un paradiso fiscale con una crescita del PIL totalmente farlocca basata su trucchetti contabili di alcune grandi società tipo Google (pardon, Alphabet) ed Apple.
Aspettiamo con curiosità l’esito degli stress test della BCE venerdì, pur sapendo che il grosso problema sarà, come sempre, Montepaschi. Il dibattito tra bail-in e bail-out tocca la materia giuridica (MPS si è comportata bene verso i propri obbligazionisti ? Il contratto di obbligazione può mutare unilaterlmente come accaduto con l’approvazione europea delle norme sul bail-in delle banche in difficoltà ?), economica (un fallimento di MPS avrebbe effetti pesanti sul sistema bancario italiano ed europeo ?) e politici (quanti voti perderebbe il PD tra gli obbligazionisti, gli azionisti ed i correntisti di MPS ?). Padoan continua ad escludere il bail-in per MPS, ma noi fino a quando non vedremo il risultato delle trattative a Bruxelles non crederemo a nessun politico.
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