Guarda caso, i paesi europei in maggiore difficoltà economica sono quelli che, prima della crisi, avevano un costo del lavoro troppo elevato, l’Italia deve adeguarsi
Questo è un post che argomenta la necessità di tagliare pesantemente il costo del lavoro in Italia. Ora, vogliamo dare una premessa importante per evitare di finire nel fuoco casuale di qualche economista “de noartri”: tagliare il costo del lavoro non implica ridurre i salari in un’economia. Il taglio del costo del lavoro che noi vorremmo è di natura fiscale, tutti noi (in particolare quelli che possiedono un’attività con dipendenti) sappiamo che, per ogni lavoratore dipendente che riceve “x euro” al mese di stipendio netto, l’azienda deve sborsare ogni mese una cifra vicina a “2x euro” per ogni singolo lavoratore.
Indecente ? Scandaloso ? Raccapricciante ? Prendete l’aggettivo che volete voi, quando si parla di tasse in Italia abbiamo tutti diritto ad un vocabolario più scurrile del normale.
Se già ora, leggendo questo post, siete nervosi, vi diamo un consiglio: chiudete Sokratis e fate altro.
Lo diciamo per voi, perché il grafico seguente potrebbe farvi esplodere:
(True Economics)
Prendiamo il 2007 ed analizziamo i costi del lavoro poche settimane prima dall’inizio della crisi.
I paesi che hanno visto una lievitazione maggiore nei costi del lavoro dal 1999 nel 2007 sono, in ordine decrescente:
- Irlanda
- Spagna
- Grecia
- Italia
- Portogallo
Ma tu guarda che caso, i PIIGS.
Nel frattempo, tra il 1999 ed il 2007, i cattivi tedeschi hanno ridotto più di tutti in Europa il costo del lavoro.
Dato che non crediamo che tra i nostri lettori vi siano molti italiani che hanno percepito un reale incremento del proprio stipendio tra il 1999 ed il 2007, dobbiamo arrivare ad una conclusione: il costo del lavoro è salito principalmente per un incremento delle tasse (e, ancora una volta, chi ha un’attività con dipendenti potrà confermarlo).
Non è finita qui, guardate cosa è successo con lo scoppio della crisi:
- Irlanda: forte taglio al costo del lavoro (soprattutto con la riduzione dello stipendio netto dei lavoratori)
- Spagna: vedi Irlanda
- Grecia: vedi Spagna
- Portogallo: vedi Grecia
- Italia: il costo del lavoro è cresciuto, ma non parliamo certo dello stipendio; le tasse (specialmente quelle patrimoniali) sono salite costantemente portando ad un’effettiva riduzione della ricchezza
Gli 80 € di Renzi hanno avuto tanti effetti sull’Italia come quello di portare il PD oltre al 40% dei consensi alle elezioni europee e… nient’altro.
L’aumento delle tasse di natura patrimoniale (principalmente parliamo di quella sulla casa e sui rifiuti) ha più che compensato questo aumento nelle buste paga degli italiani, ed è una cosa che si è scoperta più o meno 3-4 giorni dopo l’annuncione di Renzi sul mega incremento galattico degli stipendi dovuto ad un taglio ultra supersonico dell’IRPEF.
Ma perché dobbiamo sempre essere i peggiori in Europa ?
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