Con la vittoria del riformista Hassen Rohani, l’Iran volta pagina dopo l’impero Ahmadinejad, cambierà davvero qualcosa ?

L’Iran sembra un paese rinato, molti di noi ci siamo sempre immaginati il popolo Iraniano come quello che ci veniva descritto dai media, tradizionalista, conservatore, con tutte le accezioni negative che portano questi termini, ebbene avevamo torto. Teheran è oggi un’altra città, come ben testimoniano le fotografie pubblicate oggi da Le Monde.

Triste pensare che la prima reazione internazionale sia stata una pessima uscita di un Ministro di Israele che ha invitato le grandi potenze mondiali a tenere il fiato sul collo dell’Iran per la questione nucleare con la quale il neo-presidente Rohani avrà a che fare. Un ottimo segnale sarebbe, ad esempio, una più ampia apertura e collaborazione con le altre Nazioni (anche occidentali) attraverso un’operazione di trasparenza sul piano di arricchimento dell’uranio sarebbe un ottimo passo verso il cambiamento. L’Iran ha tutto il diritto di fare quello che vuole sul suo territorio, ma è auspicabile che lo faccia utilizzando un po’ di buon senso, buon senso che sembra essere sempre mancato ad Ahmadinejad in passato.

Un altro passaggio critico per il nuovo Iran sarà il rapporto con gli Hezbollah in Libano e con Hamas sulla striscia di Gaza, si sa infatti che Ahmadinejad è sempre stato accusato a livello internazionale di sostenere le due forze integraliste. Hassen Rohani è un moderato, pur sempre religioso, ma moderato. Improbabile che si arrivi ad una laicizzazione dello Stato, ma fare peggio di Ahmadinejad su questo fronte sarà difficile.