Non siamo stupiti di fronte alla notizia dell’immobilismo industriale del nostro Paese (ma l’Euro non è un problema, è il debito, sciocchino !), per caso qualcuno a Roma o a Bruxelles ha intenzione di fare qualcosa ?
Dato che per l’Europa il debito pubblico è il vero nemico (un nemico apparso improvvisamente solo alla fine del 2011, perchè per anni, a quanto pare, a nessuno fregava nulla della questione, talmente grande è il problema), la risposta è no, nessuno a Bruxelles (quindi a Roma) è disposto a far qualcosa di fronte all’immobilismo industriale dell’Italia.
Spaventoso il comunicato Istat:
A maggio 2014 l’indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dell’1,2% rispetto ad aprile. Nella media del trimestre marzo-maggio la produzione è diminuita dello 0,4% rispetto al trimestre precedente.
Corretto per gli effetti di calendario, a maggio 2014, l’indice è diminuito in termini tendenziali dell’1,8% (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 22 di maggio 2013). Nella media dei primi cinque mesi dell’anno la produzione è aumentata dello 0,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
A maggio l’indice destagionalizzato presenta una sola variazione congiunturale positiva nel comparto dell’energia (+0,8%); variazioni negative segnano invece i beni strumentali (-1,7%), i beni intermedi e i beni di consumo (entrambi -1,5%).
Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a maggio 2014, un solo aumento tendenziale nel raggruppamento dei beni intermedi (+0,5%); diminuiscono invece i beni strumentali
(-3,9%), l’energia (-2,0%) e i beni di consumo (-1,7%).Per quanto riguarda i settori di attività economica, a maggio 2014, i comparti che registrano una crescita tendenziale sono quelli dell’attività estrattiva (+3,7%), della fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (+2,9%) e delle industrie alimentari, bevande e tabacco (+0,2%). Le diminuzioni maggiori si registrano nei settori della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-6,5%), delle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (-4,6%) e della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica ed ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
(-3,9%).
Se volete visualizzare il disastro (su base mensile):
Ma tranquilli, gli 80 € di Renzi con il silenzioso aumento costante della pressione fiscale riporterà sicuramente il boom economico in Italia…o no ?
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