Mentre l’Europa sembra cominciare a dimenticare il concetto di “inflazione”, può essere interessante dare un’occhiata all’andamento dei prezzi (almeno ufficiale) negli altri paesi
Cominciamo a conoscere quasi a memoria, ormai, i numeri dell’inflazione (o meglio, della deflazione) europea, ma ci sono tanti paesi dei quali parliamo meno che meritano comunque di essere osservati:
Qualche riflessione:
1) Il Sudamerica dimostra, per l’ennesima volta nella sua Storia, di avere serie difficoltà a controllare il tasso di inflazione
2) La deflazione negli Stati Uniti è probabilmente un fattore momentaneo, la crescita dei salari e la stabilizzazione del prezzo del petrolio dovrebbero riportare i prezzi a crescere del 2% annuo nel paese
3) Bolivia e Ecuador non forniscono più dati ufficiali sull’inflazione, a questi dobbiamo aggiungere il Venezuela (correggendo la mappa), dove i prezzi crescono ormai ad un ritmo superiore al 100% annuo
4) Cina e Australia, in controtendenza rispetto alle altre economie emergenti, hanno un tasso di inflazione “occidentale”, essendo questo inferiore al 2%
5) In Giappone è certamente tornata l’inflazione con l’Abenomics, nonostante le castronerie che si possono leggere qua e là su certi blog economici
6) India, Russia e Brasile si trovano ad affrontare un’inflazione molto elevata, con una differenza fondamentale: mentre la Russia ed il Brasile
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