Un eventuale fallimento di MPS sarebbe in grado di scaraventare l’economia europea in una nuova crisi, Bruxelles deve lasciare che Roma intervenga, non ci sono alternative
Vi diamo solo due numeri, in questo momento Montepaschi capitallizza circa 800-850 milioni di euro, e questo dopo un aumento di capitale da tre miliardi di euro, soldi letteralmente buttati via da chi ha sottoscritto tale aumento.
Del resto, stiamo parlando di quella che è evidentemente la banca italiana in maggiore sofferenza (forse insieme a Carige ?):
Quando i tuoi concorrenti vanno male (linea blu) ma tu vai ancora peggio (linea bianca), forse un problema c’è.
La verità è che oltre un terzo dei crediti di MPS sono considerati “tossici”, con scarsissima possibilità di essere rimborsati:
Giusto per fare un confronto, quando Lehman Brothers fallì nel suo bilancio si trovavano ben 639 miliardi di dollari di attivo con debiti a quota 619 miliardi. MPS ha, in questo momento, 180 miliardi di dollari di attivo, con un passivo totale (che comprende dunque anche i debiti) che si aggira intorno ai 160 miliardi. Una piccola Lehman Brothers, ma comunque “too big to fail” probabilmente.
Capiamo il dilemma di Bruxelles. Per citare Krugman, dare soldi pubblici ad una banca che versa in cattivo stato per questioni di malagestione equivale a dire al banchiere incapace (o in mala fede): “Senti, facciamo così, tu fai quello che vuoi con i soldi dei risparmiatori, poi tiriamo una monetina e se esce testa guadagni, se invece esce croce non fa niente, pagano i contribuenti”, ce ne rendiamo ben conto.
Probabilmente a Bruxelles qualcuno pensa sia utile dare una lezione esemplare (in stile Lehman Brothers) al sistema bancario italiano (e non solo), lasciando che MPS coli a picco. Una mossa del genere sarebbe del tutto suicida dal punto di vista economico, l’Europa sta già faticando ad uscire dall’ultima crisi, aggiungere ostacoli alla ripresa in questo momento è del tutto folle.
Ma, in fondo, MPS non è che la punta dell’iceberg. Se Bruxelles sarà tanto miope da lasciare che la banca senese fallisca, dovrà trovare un modo di impedire il fallimento a catena di altri istituti bancari. Magari sarà la volta buona in cui si scoprirà che cosa c’è alla base dell’iceberg:
Lascia un commento per primo