Monti: da salvatore dell’Europa a Sig. Nessuno

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In 15 mesi la figura del Professore ha avuto un crollo di credibilità notevole, prima nazionale e poi internazionale

“Can this man save Europe ?” si chiedeva il Time a inizio 2012. “No, he can’t” avevano già detto molti di noi all’epoca.

Che cosa ha sbagliato Monti ?
Monti non ne ha fatta una giusta, a tal punto che, perfino i meno complottisti, hanno cominciato a pensare che dietro alla sua nomina ci fossero i cosiddetti poteri forti.
La riforma delle pensioni ? Buona l’idea, ma è stata fatta senza senno razionale, come può un Governo non avere previsto lo scandalo esodati ? Il Ministro Fornero ha speso più tempo a bacchettare l’INPS sui numeri piuttosto che pensare ad una vera soluzione (d’altronde, c’è da darle sostegno, lei stessa ha dichiarato di non aver le competenze adatte per la carica che ha ricoperto; non poteva semplicemente non accettare ?).

E poi le tasse, mai un Governo è riuscito ad alzare così tanto la pressione fiscale in un paese già fortemente gravato dal peso del Fisco. I dati ufficiali parlano di una pressione al 45%, numeri ridicoli, c’è da fidarsi molto di più di chi parla di un 55-60%.
Eppure non ci vuole un genio a capire che in Italia la ricetta delle tasse non funziona, no ?

I tagli alla spesa pubblica.
Quali tagli alla spesa pubblica ? La bella proposta di tagliare le province non è stata applicata, perchè il sostenitore numero 1 di Monti (il PDL) si è stufato del Governo tecnico proprio sul più bello.
Ma che peccato ! Meno male che il debito pubblico è diminuito…o no ?

Ah no, devo essermi confuso.

Ma almeno, On. Sen. a vita Mario Monti, lo spread è sceso ?

Urrà ! Lo spread è sceso !
Peccato che, come noto, il merito sia solo della BCE. La manovra “salva Italia” (seguita dalla ridicola “cresci Italia”) non ha rassicurato i mercati. A Luglio 2012 Draghi, spazientito, ha dichiarato: “La BCE farà di tutto per salvare l’Euro”.
Quindi Monti non avrebbe avuto effetti sullo spread.

La candidatura. Qui andiamo sul comico: Monti, smentendo se stesso in pieno Berlusconi-style, si è candidato alle ultime elezioni proponendosi come “la verà novità politica Italiana”, alleandosi con i due novelli poltici Fini e Casini. La figuraccia alle urne è stata clamorosa: Fini fuori dal Parlamento, Casini dentro per un soffio (ma solo alla Camera) e Monti ridotto alla quarta forza politica del Paese, con il suo inutile fardello di deputati e senatori.
Se Monti non si fosse candidato, forse il PD avrebbe avuto una maggioranza seria. O forse, chissà, le elezioni le avrebbe vinte il PDL, o il M5S.

Ieri, nel riferire sul caso Marò (altro bell’esempio della credibilità del Governo Monti), il Centro Destra ha sbeffeggiato il presidente del consiglio dimissionario.
Abbandonato da tutti, Financial Times compreso, il Governo Monti sarà ricordato come una delle più grosse delusioni politiche degli ultimi anni.

C’è da chiedersi se Monti sia stato semplicemente un incompetente al potere (incompetente con i fiocchi, visti i suoi studi a Yale) o un omino messo lì da chissà chi per fare chissà cosa.
Che delusione.

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