La notizia è di quelle che scottano, e ovviamente tra la stampa Italiana tutto tace. La corsa agli sportelli di Febbraio ha colpito duramente la banca
I depositi dei clienti della banca italiana Monte dei Paschi sono crollati di “qualche miliardo di euro” dopo uno scandalo scoppiato a Febbraio riguardante il trading sui “derivati tossici”, così dice la banca in un documento pubblicato sul suo sito Sabato.
La settimana scorsa MPS ha riportato perdite nette più alte del previsto per il 2012, il tutto aggravato da un aumento di accantonamenti per prestiti non rimborsati e da 730 milioni di euro in perdite sui derivati, questione al centro dello scandalo.
Ma la banca deve fare ancora chiarezza sul reale impatto dello scandalo sui risultati del primo trimestre di quest’anno.
“La natura illecita dei derivati e le loro conseguenze sul patrimonio bancario hanno esposto la banca ad un danno di immagine che si è subito tradotto nel prelievo di diversi miliardi di euro dai depositi” così scrive la banca in un documento per i soci riunitisi in assemblea il lo scorso 29 Aprile.
“Gennaio era cominciato bene… abbiamo subito un colpo abbastanza forte a Febbraio ma già a Marzo siamo stati rapidi nel recuperare terreno a Marzo” ha dichiarato Bernardo Mingrone (direttore finanziario di MPS) agli analisti in una conference-call.
Tuttavia si è rifiutato sia di fare previsioni sul livello dei depositi alla fine del primo trimestre del 2013, sia di indicare le prospettive per il “net interest income” e per gli accantonamenti per perdite su prestiti.
Link all’articolo originale da Reuters.com
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