Leggiamo ormai da anni teorie complottistiche secondo le quali la Cina starebbe comprando oro per ancorare la propria valuta al metallo prezioso, ma l’idea non ci convince affatto
Mentre da un lato non si può negare come Pechino stia effettivamente comprando oro a man bassa tramite la propria banca centrale, non troviamo nessun fondamento all’idea (diffusa da alcuni blog italiani, uno in particolare) secondo cui la Cina si stia muovendo nell’ombra per riportare il mondo all’interno del gold standard, magari con il supporto della Russia nel tentativo di isolare gli Stati Uniti.
Detto chiaramente, ad oggi questa teoria pare totalmente assurda. Per tornare ad un sistema simile al gold standard, la banca centrale cinese dovrebbe avere una parte notevole delle proprie riserve in oro.
Ebbene non è questo il caso:
Lo stesso discorso vale, tra l’altro, per la Russia.
Ora, quantificare la percentuale di oro nelle riserve della banca centrale necessaria a lanciare un nuovo gold standard credibile è difficile. Tuttavia, dato che la teoria complottistica in questione parla di un presunto tentativo di isolamento degli Stati Uniti, non capiamo in che modo un asse Mosca-Pechino possa mettere in difficoltà Washington, dati alla mano.
Anticipiamo chi intende riproporre la notizia secondo la quale Russia e Cina starebbero seguendo la strada della de-dollarizzazione dei propri scambi commerciali. I dati del Fondo Monetario Internazionale parlano chiaro: al momento non c’è nessuna de-dollarizzazione in atto.
Lascia un commento per primo