L’indice di inflazione mondiale ha toccato il nuovo livello minimo registrato dall’inizio della crisi, e, nonostante questo, la base monetaria mondiale è aumentata a dismisura dal 2008
Con una base monetaria mondiale in crescita esponenziale dal 2008, c’è da dire che in pochi si sarebbero aspettati di vedere un grafico come il seguente nel 2015:
Certo non possiamo trascurare l’effetto sul livello dei prezzi portato dal crollo del petrolio (noterete infatti che, nella seconda parte del 2014, il CPI mondiale è sceso a ritmi maggiori), ma qui il trend ribassista è comunque evidente, e lo era anche prima del calo del greggio.
Tuttavia, va riconosciuto che, prima dell’inizio del calo del prezzo del petrolio, l’inflazione era vicinissima alla soglia del 2%, un valore teorico ipotizzato spesso dalle banche centrali come indice di economia in salute.
Visto che questi sono valori annui dell’inflazione, e prevedendo una stabilizzazione del prezzo del petrolio sotto ai 60 $ per i prossimi mesi, c’è da pensare che l’indice di inflazione mondiale non tornerà a quota 2% prima della fine dell’anno.
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