Paul Krugman: “Il miracolo Italiano”

Nobel Prize 2008 recipient in economics

Anche il premio Nobel è stupito dai bassi rendimenti dei titoli di Stato Italiani, vediamo come si esprime sulla questione

Nobel Prize 2008 recipient in economics

L’Italia è un disastro. Sì, ha finalmente un primo Ministro, ma le possibilità di riforme economiche serie sono minime, la volontà di insistere su misure di austerità sempre più pesanti – che gli Olli Rehn di questo mondo definiscono essenziali – sta evaporando. Va tutto male. Ma sta succedendo una cosa divertente:

Cosa sta succedendo qui ? Penso che stiamo vedendo un’enorme prova di quello che dice Paul De Grauwe, ovvero che gli alti rendimenti nelle zone periferiche dell’Europa avevano poco a che fare con preoccupazioni riguardo alla liquidità di questi Paesi, ed erano invece un caso di panico nei mercati reso possibile dal fatto che le nazioni che erano entrate nell’Euro non avevano più un prestatore di ultima istanza, ed erano quindi soggetti a potenziali crisi di liquidità.

Quello che è successo ora è che la BCE sembra essere sempre più disponibile ad agire come prestatore necessario, e anche che, in generale, l’ammorbidirsi della retorica sull’austerità fa sembrare meno probabile che l’Italia sia constretta ad andare in default per via di una mancanza di liquidità. Da qui vengono i rendimenti in caduta libera e la pressione molto ridotta rispetto al passato.

Può anche essere, per essere un po’ auto-giustificanti, una prova del fatto che quando citavo l’Italia negli anni 90 come esempio del fatto che anche le nazioni avanzate possano vivere con debiti pubblici molto alti, non parlavo da ingenuo. All’epoca l’Italia aveva la sua moneta, ed il debito era denominato in quella valuta; sì, era una valuta legata al valore del Marco Tedesco, ma il legame non era indissolubile. Entrando nell’Euro, l’Italia si è trasformata – dal punto di vista macroeconomico – in una nazione del Terzo Mondo con debiti in altre valute, e si è esposta alla crisi del debito; ora, grazie alla mossa di Draghi, è tornata quasi dentro al Primo Mondo.

 

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