Il Sole 24 Ore sembra dare per scontato che sia tutto vero, ma a noi la questione sembra francamente più complicata, uno scontro tra Alfano e Berlusconi suona davvero poco credibile
Il Sole 24 Ore parla così dell’attuale evoluzione della crisi politica all’interno del Pdl:
Angelino Alfano è a Palazzo Chigi per presentare l’ultima proposta di mediazione. Il faccia a faccia tra il segretario del Pdl e Silvio Berlusconi di questa mattina pare abbia portato a una frenata da parte del Cavaliere che ora sarebbe pronto a mettere da parte la decisione di sfiduciare il governo. Un arretramento dalle posizioni più oltranziste espresse da Berlusconi ieri dirante l’assemblea dei parlamentari del Pdl, provocata dalla levata di scudi dei ministri del centrodestra che avevano fatto sapere l’altra notte attraverso Alfano di non essere disponibili a votare contro Letta. E per rendere ancora più forte questa determinazione erano e sono pronti a dar vita a gruppi autonomi parlamentari. I boatos del Transatlantico parlano di almeno 25/30 senatori e di circa la metà dei deputati. Carlo Giovanardi parla già di 40 senatori («Abbiamo i numeri, siamo anche più di 40, e siamo fermi nel voler mantenere l’equilibrio di governo. Per questo voteremo la fiducia. Il problema dei numeri, al massimo, è degli altri»).
Un vero e proprio smottamento prodotto anche dal peso sempre più influente dei falchi nella nascente Fi. Alfano vorrebbe in tutti i modi evitare il divorzio dal Cavaliere. «Adesso dipende dalla risposta di Letta» è la convinzione di molti degli scissionisti. Il premier non si fida più e non può permettersi di rimanere “appeso” agli umori del Cavaliere alla vigilia del voto della Giunta sulla decadenza. Ecco perchè al momento nonostante si parli di “schiarita”, le chances che effettivamente si possa arrivare a una conclusione della crisi restano ridottissime. Alfano chiede a Letta di evitare la conta, utilizzando anche lo stratagemma della mancata sostituzione dei ministri del Pdl dimissionari, anche attravero un interim, che – come sostengono molti pidiellini – renderebbe inutile il voto di fiducia.
I ministri dimissionari del Pdl sono pronti a confermare la fiducia a Letta. A comunicarlo a Silvio Berlusconi è stato proprio Angelino Alfano che in questi minuti è tornato a Palazzo Grazioli dopo l’incontro infruttuoso della notte scorsa. Il segretario e vicepremier vuole tentare un’ultima mediazione con il Cavaliere, davanti al quale a questo punto si spalanca l’ipotesi concreta di una scissione.
No, non vogliamo crederci. lo scontro tra Alfano e Berlusconi ci sembra semplicemente una pagliacciata politica per far credere agli elettori che il Pdl si sia opposto fino in fondo all’aumento dell’IVA (sceneggiata poco credibile, ma del resto la tecnica sembra funzionare sugli elettori da un ventennio), non pensiamo che il Governo Letta cadrà questa settimana e, a vedere la Borsa (Piazza Affari ha già recuperato abbondantemente le perdite di Lunedì), nemmeno i mercati finanziari ci credono.
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