Tra inflazione che non c’è e banche mangia-denaro, la BCE nel 2014 rischia davvero di perdere il controllo sulla stabilità finanziaria dell’Eurozona
La stabilità, in tempo di crisi, serve a molto poco. Del resto, se qualcuno di voi vedesse per strada un uomo in fiamme, gridereste aiuto alla ricerca disperata di un po’ di acqua o invitereste l’uomo a sedersi per terra, smettere di gridare e pensare che, in fin dei conti, ha vissuto una buona vita fino a quell’ultimo problema con il fuoco ?
Ve lo chiediamo perchè, in sostanza, l’Eurozona si trova nella stessa situazione di quell’uomo in fiamme, e la BCE (o, comunque, una gran parte del suo consiglio direttivo) insieme alla classe politica europea non sta cercando dell’acqua per spegnere l’incendio. Anzi, chi ci governa in questo momento va avanti a predicare la favoletta della stabilità, cercando di convincerci che, un giorno, le fiamme si spegneranno da sole (nel frattempo l’economia muore, ma questi evidentemente sono dettagli trascurabili per i nostri eurocrati).
Un colpo di austerity di qua e uno di stabilità di là, un giorno ti svegli e scopri che l’inflazione in Europa non c’è:
Fino a poco tempo fa l’unico Paese in deflazione era – comprensibilmente – la Grecia, ora si sono aggiunti Cipro e Lettonia (a proposito, “benvenuti nell’Euro, furboni !”), per il Portogallo è questione di qualche settimana, a occhio. Dopodiché ci sono tutti gli altri: Irlanda, Spagna, Italia e, forse, Francia (“forse”, perchè, come vi abbiamo già detto qui, bisogna vedere fino a quando i Francesi sopporteranno Hollande).
Vogliamo aggiungere un altro incubo per Draghi ? Provate ad immaginare il seguente scenario: il rendimento dei titoli di Stato periferici cala in modo deciso, ma le banche non adeguano i propri tassi di interesse sui prestiti alle imprese, anzi, li ritoccano al rialzo (una gigantesca truffa, visto il legame tra spread fra titoli di Stato e spread dei mutui bancari).
Riuscite ad immaginarlo ? Se foste in Spagna fareste sicuramente meno fatica:
Guardate questo grafico, qualcuno ci vuole spiegare perchè i tassi delle banche spagnole sono tornati oltre ai livelli di rischio di fine 2011 (addirittura peggio dell’Italia di quel periodo) ?
Anche in conseguenza di tutto questo, il nuovo (e ultimo, dato che non crediamo nei tassi negativi) taglio dei tassi da parte della BCE (da 0,25% a 0%) si sta avvicinando. Appena ci sarà resi conto che ci troviamo in una situazione di trappola della liquidità, dove dunque ogni taglio dei tassi di interesse diventa inutile per l’economia, che cosa farà la BCE ?
Suggerimento per la risposta: o salta l’Euro (improbabile), oppure a Francoforte cominceranno ad utilizzare tanta carta e tanto inchiostro:
Tanti anni di austerity per poi cosa ? Per arrendersi e fare come la Federal Reserve, quanti anni buttati…
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