Molti analisti sembrano essere sicuri: la domanda di petrolio tornerà a superare l’offerta, e questo potrebbe avvenire molto presto
Con un petrolio a prezzi così bassi (se a 130$ al barile eravamo a livelli troppo alti, gli attuali 50$ sono una soglia troppo bassa, per non parlare di quel ridicolo 30$ visto alcuni mesi fa), ci pare naturale pensare ad un sorpasso della domanda di greggio rispetto alla sua offerta.
Il nostro ragionamento, in particolare, si basa sull’analisi di quanto sta accadendo in due paesi: Cina e India.
Mentre in occidente si sta cercando di battere la strada delle energie rinnovabili, Cina e India sono ancora in una fase di forte (e incredibilmente rapida) industrializzazione delle proprie economie, e, che ci piaccia o meno, ad oggi questo non può accadere senza una risorsa energetica tradizionale come il petrolio.
E infatti, il consumo di petrolio dei due paesi continua a crescere senza sosta, con l’India vicinissima a sorpassare il Giappone:
Andando a vedere, in effetti, il numero di immatricolazioni di nuove automobili è in forte crescita in entrambi i paesi:
Vedendo il trend di mercato mondiale, dunque, ci pare chiara una cosa: il petrolio e le aziende petrolifere possono essere salvate soltanto dalle economie emergenti. È chiaro che l’occidente (non pensiamo per forza all’Italia, ma agli Stati Uniti, ad esempio) si stia dirigendo lentamente verso una transizione al consumo di energia rinnovabile. Ma Cina e India non sono abbastanza pazienti per poter aspettare un paio di decenni prima di crescere, per tale motivo sentiremo parlare di petrolio ancora per molto, molto tempo.
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