Primi (debolissimi) segnali di recupero nel settore immobiliare ? Mah…

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L’indagine di BankItalia mostra un potenziale recupero molto ma molto debole nel settore immobiliare, come spieghiamo alla fine, però, parlare di ripresa del settore in questo momento è ridicolo, tratto da “Il Sole 24 Ore”

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Secondo il sondaggio congiunturale svolto dalla Banca d’Italia, da Tecnoborsa e dall’Agenzia delle Entrate sul mercato delle abitazioni e condotto tra gli agenti immobiliari, si cominciano a vedere i primi segnali di recupero. Alla minore diffusione dei giudizi di diminuzione dei prezzi tra gli operatori si è associato infatti un rialzo del numero dei nuovi incarichi a vendere. Anche la quota di agenzie che segnalano un calo dei canoni di affitto è diminuita. In recupero infine le attese degli agenti sulle tendenze a breve termine.

Rallenta la caduta prezzi al Nord e al Centro
Via Nazionale sottolinea che la quota di agenti immobiliari che hanno segnalato una diminuzione congiunturale dei prezzi di vendita è scesa al 68,2% rispetto al 76,8 rilevato nel sondaggio di luglio, riportandosi sui livelli del primo trimestre del 2012. Contestualmente, è cresciuta l’incidenza dei giudizi di stabilità delle quotazioni (salita al 31%, dal 23,1 della precedente rilevazione). I segnali di attenuazione della caduta dei prezzi provengono dalle regioni del Nord e del Centro, a fronte di una sostanziale stabilità al Sud e nelle Isole. La quota di agenti che hanno venduto almeno un’abitazione si è ridotta al 59,8%, contro il 63,6 di luglio. Il risultato, che risente della stagionalità particolarmente accentuata nel trimestre estivo, è migliore del 55,7% riscontrato nello stesso trimestre del 2012.

Aumenta il numero di nuovi incarichi a vendere

Guardando agli incarichi a vendere, il saldo percentuale tra risposte di aumento e di diminuzione delle giacenze degli incarichi è lievemente sceso (al 29,3%, dal 32,1 della precedente rilevazione), mentre quello relativo alle acquisizioni di nuovi incarichi ha mostrato un moderato incremento (a 19,4 punti percentuali, da 18,3). Rimane ancora significativo il divario tra i prezzi di domanda e quelli di offerta mentre è nuovamente diminuita, collocandosi sui livelli dell’ultimo trimestre del 2010, la quota di agenti che riconducono la decadenza dell’incarico a difficoltà nel reperimento del mutuo da parte dei potenziali acquirenti (45%). Il margine medio di sconto dei prezzi di vendita rispetto alle richieste iniziali del venditore è rimasto invariato al 15,7%, ma è continuato ad aumentare il tempo che intercorre tra l’affidamento dell’incarico e la vendita dell’immobile (9 mesi, contro i precedenti 8,8). Infine, ad ottobre il saldo negativo tra giudizi favorevoli e sfavorevoli sulle tendenze a breve termine del mercato di riferimento si è ridimensionato (-23,5 punti percentuali; -43,5 in luglio), riflettendo la forte riduzione dell’incidenza dei giudizi di peggioramento (al 34%, dal 47,3) e un aumento di quelli di miglioramento (al 10,5%, dal 3,8).

Articolo tratto da “Il Sole 24 Ore”

- – – NOTA DI SOKRATIS – – -

Insomma, il settore immobiliare sarebbe pronto a riprendersi, ma io mi chiedo: è giusto parlare di segnale positivo quando aumentano gli incarichi di vendita ?
La perplessità in questo caso è d’obbligo, la ripresa del settore ci sarà solo quando crescerà la domanda compressa da anni, non l’offerta (se aumentano gli incarichi di vendita, significa forse che sempre più famiglie sono costrette dalla crisi a vendere i propri immobili, ma vedo che questo simpatico pensiero non ha nemmeno sfiorato quelli del Sole).
L’intero rapporto di BankItalia potete trovarlo a questo link.

 

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