No, l’Italia non ha la maggiore “shadow economy” in Europa in rapporto al PIL, ma poco ci manca: i “vincitori” in questa curiosa classifica sono i Greci
Non è facile definire, individuare e addirittura misurare le dimensioni di quell’economia ombra che, in ogni Paese, va avanti grazie all’evasione fiscale e, più in generale, con il lavoro nero.
Tuttavia, Bloomberg propone un grafico molto interessante per il nostro continente:
La shadow economy greca misura circa il 24% del PIL, mentre noi Italiani ci “accontentiamo” di un 22%.
Sorprende molto vedere che Paesi come la Francia e l’Irlanda riescano a fare una migliore figura rispetto alla Germania (e questo è un grosso luogo comune sfatato, evidentemente non è vero che tutti i Tedeschi pagano le tasse, nel caso qualcuno là fuori ne fosse ancora convinto).
Bisogna poi far notare una cosa importante, quello che è shadow economy nell’Unione Europea potrebbe non esserlo al di fuori dei confini comunitari. Ci riferiamo soprattutto alla Svizzera, in cui l’economia ombra (alimentata magari con ingenti capitali esteri) non è considerata tale solo perchè la Svizzera è un Paese con molti meno vincoli legali rispetto all’UE quando si parla di economia e finanza.
Comunque, escludendo l’Irlanda, non stupisce più di tanto vedere che gli altri PIIGS si trovino in una situazione davvero difficile per quanto riguarda la legalità fiscale, qual è la ragione ?
Non vogliamo rifilarvi pappardelle su presunte “differenze culturali” nelle quali crediamo molto poco, certo il fatto che i Paesi Scandinavi facciano peggio di Olanda e Regno Unito ci fa sorgere un dubbio: non è che la primissima variabile che spiega questo grafico è la pressione fiscale ?
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