Qualcuno ha ancora dubbi sulla crescita “reale” degli Stati Uniti ?

usa manhattan

Da quando la Federal Reserve ha avviato il QE ogni dato sul PIL Americano è stato accolto con scetticismo come se fosse stato “falsato” dall’intervento della banca centrale Americana, ecco perchè, invece, la crescita negli USA è reale

usa manhattan

Facciamo prima di tutto una doverosa premessa, per chi vi scrive la crescita del PIL di un’economia può significare una miriade di cose diverse (non è infatti detto che un PIL in crescita sia sempre un segnale di un’economia in salute), è quindi fondamentale capire tutte le ragioni che stanno dietro al movimento del PIL ogni volta che riceviamo dati nuovi da analizzare.
È a dir poco odioso il comportamento della stampa mainstream che si limita a sbattere in prima pagina il tasso di crescita (o di decrescita) del Prodotto Interno Lordo di un Paese, è una semplificazione che non possiamo permetterci, con o senza una laurea in Economia.

Ci rendiamo conto che non sia facile trovare dati affidabili sulla rete (visto l’enorme ammontare di false informazioni che circola, soprattutto sui social network), per questa ragione noi cerchiamo sempre di citare fonti autorevoli almeno per i dati macroeconomici ufficiali, tutte le conseguenti analisi e considerazioni che vi riportiamo sono, invece, frutto della nostra esperienza e conoscenza, per tale ragione, dato che errare è umano, potremmo commettere errori come tutti, ma noi cerchiamo sempre di argomentare ogni nostra singola tesi, idea o sospetto, in modo da ridurre al minimo questo rischio di errore.

Detto questo, oggi ci occupiamo di tutti quelli che pensano che negli Stati Uniti non ci sia crescita reale, ma che quel segno “+” nel PIL sia soltanto un artificio contabile messo in atto dalla Federal Reserve e dal Governo di Washington.
Fino a quando i consumi (ovvero la componente principale del Prodotto Interno Lordo) crescono, allora questa crescita si può definire reale.
E, infatti, abbiamo a disposizione i seguenti dati per gli Stati Uniti:

Se assumiamo un tasso annuo di inflazione medio dell1/1,5%, capiamo bene che la crescita nei consumi c’è stata e si sta palesando in maniera evidente (tanto che, prima o poi, il tasso di inflazione tornerà a crescere anche negli Stati Uniti).
Ma torniamo al PIL, in che parte l’attuale crescita del Prodotto Interno Lordo Americano è influenzata dalla crescita dei consumi ?Ecco un grafico trimestrale molto interessante:

http://www.zerohedge.com/sites/default/files/images/user5/imageroot/2013/12/Q3%20GDP%20Final.jpg

I consumi crescono ogni trimestre, più o meno a velocità costante.
Però fate attenzione, noi abbiamo detto che i consumi sono la componente principale del PIL, ma non abbiamo mai detto che la crescita del PIL è influenzata soprattutto dalla crescita dei consumi.
Il grafico riportato sopra mostra quel gran movimento del dato sulle rimanenze (ovvero i prodotti che non sono stati venduti) delle aziende Americane, per questa ragione diciamo che la crescita negli USA è reale, ma non va sopravvalutata (gli invenduti potrebbero essere un segnale di contrazione della domanda ? Sì, ma per sapere se occorre preoccuparsi o se invece è una semplice fase del ciclo economico annuale dovremo aspettare di avere ulteriori dati a disposizione, normalmente ci aspetteremmo un quarto trimestre 2013 con rimanenze negative, quindi un tasso di crescita ben più basso del 4,1% visto nel terzo trimestre).

Ripetiamo dunque, il dato sul PIL è importante e necessita uno studio approfondito, riportare il tasso di crescita/decrescita in maniera nuda e cruda senza commenti rappresenta una semplificazione che non possiamo permetterci.

 

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