Jeremy Grantham, veteran fund manager di GMO, sembra avere le idee molto chiare riguardo alla tempistica e alle modalità in cui Wall Street crollerà: un’opinione da non sottovalutare
(Ripubblicazione articolo del 5 maggio 2014)
Di fronte al pessimo mese di Gennaio per Wall Street, ci eravamo convinti che la correzione verso il basso sarebbe potuta arrivare benissimo durante il 2014.
Tuttavia, come ben sappiamo, nei mesi successivi la borsa americana è tornata a crescere verso nuovi massimi (nonostante la linea meno pro-mercato del previsto della nuova Presidente della Federal Reserve Janet Yellen), portando tanti analisti a buttare all’aria i calcoli fatti alla fine del 2013 sull’S&P 500.
Ora, tra le teorie più interessanti sul crollo di Wall Street vi esponiamo quella di Jeremy Grantham, il manager britannico che ha co-fondato la Grantham Mayo van Otterloo, una “piccola” società finanziaria che ora detiene qualcosa come 112 miliardi di Dollari USA in asset (dati aggiornati a Settembre 2013).
Ecco cosa pronostica Grantham per l’S&P 500:
“Con il continuo avvertimento che gli investitori prudenti dovrebbero investire esclusivamente o quasi solo su previsioni economiche di medio-lungo periodo, le mie previsioni sono:1) Che quest’anno dovrebbe continuare ad essere difficile, dall’1 Febbraio all’1 Ottobre avremo continui cali e rialzi
2) Ma dopo l’1 Ottobre, il mercato si rafforzerà, specialmente verso Aprile e per quel periodo o nei successivi 18 mesi fino alle prossime elezioni (o, possibilità orribile, anche oltre), l’S&P 500 avrà superato i 2.250 punti, forse anche di un certo margine
3) E in quel momento, intorno al periodo delle elezioni o poco dopo [fine 2016, NdT], la bolla scoppierà, dato che le bolle scoppiano sempre, e l’S&P 500 invertirà il suo trend perdendo almeno la metà di quanto guadagnato dalla nascita della bolla, la situazione potrebbe essere anche peggiore perchè molto dipenderà dalle armi che la Fed metterà in campo
Dunque Grantham prevede un crollo della borsa nel periodo delle prossime elezioni presidenziali americane, stiamo quindi parlando di una seduta di trading che dovrebbe verificarsi tra due anni e mezzo.
Sebbene l’idea di Grantham sia interessante, noi temiamo ancora una correzione a Wall Street nei prossimi mesi visto che il passo di crescita della borsa americana ci sembra già molto insostenibile.
Se il trend dovesse reggere ancora per più di due anni, invece, il crollo della borsa sarebbe ancora più spaventoso (perchè fa più male cadere dal cinquantesimo piano di un palazzo piuttosto che dal terzo), ma ricordiamo a tutti i lettori che mentre prevedere lo scoppio di una bolla speculativa è scontato, dire quando l’esplosione ci sarà è una vera e propria lotteria.
Che cosa ne pensate ?
Il problema non é tanto quanto sia salita, ma come. Cioè se la si segue sembra che WS non riesca a stornare, come cioè se vi fossero acquisti forzati. In realtà forse é proprio così. C’é talmente tanta liquidità che gli HFT vanno a comprare qualunque correzione. L’idea di S&P500 a 2250 non mi stupisce più ormai. Stanno completamente fuori di testa.
Individuare un limite alla crescita è praticamente impossibile ormai, personalmente mi sono convinto che quando crollerà tutto sarà o perchè la Fed vuole così, o peggio perchè la Fed avrà perso il controllo sul mercato (in questo senso è difficile ipotizzare una correzione pesante prima dell’Autunno, quando finirà il QE)