Oggi parte, in modo ufficioso, una corsa contro il tempo in Slovenia: poche settimane prima di attrarre l’attenzione di Bruxelles
Grecia, Cipro, e adesso Slovenia. Le piccole economie che hanno adottato l’euro stanno lentamente crollando, non potendo più reggere una moneta così forte (relativamente alla forza delle rispettive economie nazionali).
Partiamo dal principio, vi avevamo già spiegato che cosa sta succedendo in Slovenia, andiamo a ripassarlo.
Bene, ora il nuovo capitolo:
Bostjan Jazbec, questo il nome dell’uomo che dovrà salvare la Slovenia, avrà il suo bel da fare per rimettere in sesto un sistema bancario molto sofferente come quello Sloveno. Jazbec, dal prossimo Luglio Presidente della Banca Centrale Slovena, ha un buon curriculum, è infatti riuscito a mettere in sesto le banche del Kosovo dopo la desolazione creata dalla guerra, ma qui la situazione è diversa. Non è peggiore, intendiamoci, è solo diversa.
“I problemi non sono insormontabili” sostiene Jazbec, “sappiamo che dovremo ricostruire il sistema bancario. Con uno sforzo comune da parte della classe politica potremo garantire che non avremo bisogno di alcun aiuto esterno”
La banca simbolo della crisi Slovena è la Nova Kreditna, ed è una delle quattro banche che, l’anno scorso, non ha raggiunto il suo target di capitalizzazione. Quali sono le altre 3 banche ? Manco a dirlo: Bank of Cyprus, Laiki Bank e Montepaschi di Siena. Un bel quadro eh ?
Proprio ieri l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha declassato la Nova Kreditna, portandola ad un passo dal livello spazzatura.
In effetti, Nova Kreditna ha registrato una perdita di 205 milioni di euro nel 2012, riuscirà la Banca Centrale Slovena, in accordo con il Governo, a progettare un piano di salvataggio migliore di quello imminente della Troika ?
Seguiremo con altri post quello che succede in Slovenia.
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