Un giro sul mercato obbligazionario e su quello dei CDS ci fornisce un’unica informazione: i mercati cominciano ad avere paura di un possibile default russo nei prossimi anni
(ripubblicazione articolo dell’8 dicembre 2014)
Il pensiero di chi investe adesso è piuttosto semplice da interpretare: “Se le sanzioni occidentali restano in vigore, se la Russia continua ad essere ad un passo dalla guerra aperta con l’Ucraina e se soprattutto il prezzo del petrolio non tornerà intorno ai 100$ al barile, allora le possibilità di default per la Russia cresceranno di trimestre in trimestre”.
Avete dato un’occhiata all’andamento del titolo di Stato decennale russo ?
E Zerohedge ci fa notare che i vari interventi della banca centrale russa (che stanno erodendo le riserve in valuta estera di Mosca) stanno avendo un effetto sempre minore:
E, in questo scenario da incubo, i CDS russi (e ucraini, ovviamente) – che possiamo considerare come indicatori della probabilità di default di un paese – stanno salendo in maniera evidente:
In un altro post avevamo ipotizzato un serio rischio default per la Russia. L’impressione è che, se il petrolio non si riprenderà a breve, arriverà il momento in cui Putin sarà costretto a cedere alle richieste occidentali sull’Ucraina per allentare la tensione sui mercati.
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