Gira e rigira, in tempi di crisi si ritorna sempre alle teorie Keynesiane per spronare la ripresa, ora Saccomanni ipotizza la creazione di nuovo debito per finanziare le PMI
Nel tardo pomeriggio di ieri, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Saccomanni ha rilasciato la seguente dichiarazione:
«C’è stato consenso nel trovare nuovi canali di finanziamento alle Pmi che vadano verso
strumenti a medio termine, e un’idea interessante è la possibilità per le Pmi di mini bond o obbligazioni a caratteristiche semplificate garantite da intermediari o dallo stato o iniziative internazionali usando risorse della Bei»
Ora, non si capisce a cosa faccia riferimento Saccomanni:
1) Si intende creare nuovo debito pubblico ?
2) Oppure saranno le PMI ad emettere mini-bond ?
C’è da augurarsi che, tra le due, il Governo vada per la prima possibilità, non tanto perchè sosteniamo l’indebitamento dello Stato fino alla morte, ma perchè la seconda avrebbe effetti disastrosi per i mercati. Ve lo spiego utilizzando uno degli assunti fondamentali della cosiddetta “Finanza Comportamentale”, ovvero quella scienza che si occupa di studiare il modo in cui i mercati finanziari sono influenzati dai comportamenti umani, gli individui sono portati ad investire maggiormente in grandi aziende, in aziende che conoscono e di cui si parla spesso in tv e su siti di finanza. Ora, riuscite ad immaginare gli effetti di una raccomandazione di BUY su un bond emesso da una PMI ? La stessa PMI non reggerebbe il peso dell’enorme ondata di acquisti che riceverebbe, fino a creare, in pochi mesi, una vera e propri “bolla delle PMI”, destinata a scoppiare presto e a distruggere ciò che rimane della nostra economia già in seria difficoltà.
Se proprio vogliamo fare debito, che sia pubblico, nonostante il veto di Bruxelles.
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