Molti blog di Economia e Finanza attaccano i media sussidiati per l’estrema lode dell’UE in queste ore, sostenendo che l’operazione sia stata una “porcata”, chi ha ragione ?
Come spesso accade, la ragione sta nel mezzo. L’Europa poteva fare di più, ma, visti i precedenti Greci, poteva andare molto peggio.
Il discorso qui si basa su due punti:
a) L’Europa poteva fare di più
La Banca Centrale Europea non può limitarsi a definire un tasso di inflazione per paesi con economie molto diverse tra loro. Nello statuto di una vera Banca Centrale Europea dovrebbe esserci scritto che, sì, l’inflazione va tenuta controllata, ma, in presenza di crisi dei singoli paesi, l’inflazione va lasciata più libera, non può essere incatenata ad un valore stabilito a tavolino per troppo tempo. Se al posto della BCE avessimo avuto la FED, avremmo avuto una forte iniezione di liquidità per le banche Cipriote (ovviamente non gratis), facilitando il lavoro di tutti.
Chi si oppone alla stampa di moneta lo fa per la singolare teoria che “i peccati vanno espiati senza sconti, l’economia non va gonfiata/falsificata”. Questa argomentazione è, a mio parere, più che debole, riserverò ad altri post della rubrica “Capire l’economia” le mie ragioni.
Non si può continuare a puntare tutto sull’austerità, prima o poi il giocattolo si romperà inesorabilmente.
b) Poteva però andare peggio
Eh sì, personalmente temevo una figura più ridicola dell’UE, che, a quanto pare, ha imparato qualcosa (comunque poco) dalla Grecia. Già immaginavo discussioni sul salvataggio di Cipro protratte per mesi e mesi, mentre le banche erano costrette a chiudere. Fortunatamente non è andata così, le banche (a parte la Laiki Bank) resteranno aperte.
Per chi se lo fosse dimenticato, la cosa peggiore che può accadere in un’economia è che le banche chiudano, poiché milioni di depositi bancari spariscono nel nulla, l’economia si paralizza, la gente impazzisce. Si sprofonderebbe in una specie di Terrore giacobino, roba da brividi.
In conclusione, Cipro dovrà pagare anche a livello sociale questa crisi, i Ciprioti hanno davanti tempi duri di austerità europeista. Ma questo è quello che abbiamo, non si può pensare di uscire indenni da una situazione così grave.
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