Non solo le spese alla Camera non vengono tagliate, il conto per i contribuenti diventa sempre più salato; guardatevi intorno, come mai l’economia peggiora e la retribuzione di chi ci governa cresce ? Articolo tratto da “lavoce.info”
Abbiamo visto che la Camera dei Deputati costa più del doppio della House of Commons britannica, nonostante quest’ ultima abbia un numero di deputati addirittura superiore. Ma almeno la spesa della Camera è diminuita in questi ultimi anni? Alcuni provvedimenti recenti farebbero pensare di sì.
Ma è veramente così? Il sito della Camera ha appena pubblicato, finalmente, il bilancio consuntivo del 2012 e il preventivo del 2013. Con grande fanfara, la Camera annuncia una riduzione della spesa totale del 2013 sul 2012 di 33 milioni, circa il 3 percento. Non un granché, ma il fatto è che anche questo numero è frutto di un incredibile trucco contabile. La realtà è che la spesa è aumentata tra i 120 e i 140 milioni, a seconda della definizione: in ogni caso, ben oltre il 10 percento in un solo anno.
LA SPESA SEMBRA SCENDERE, MA C’E’ IL TRUCCO
Il sito della Camera confronta la spesa prevista per il 2013 (e questo è ok) con la spesa prevista nel 2011 per il 2012. Ma questa previsione iniziale è irrilevante, visto che ora conosciamo la spesa effettiva del 2012. Rispetto a questa, secondo il comunicato della Camera la spesa nel 2013 aumenterà di ben 74 milioni, da 981 milioni a 1055 milioni. Inoltre, nel comunicato il confronto è fatto sulle spese di competenza. Ma la spesa di competenza non è necessariamente uguale alla spesa effettiva, o di cassa: per esempio, se quest’ anno posticipo un pagamento all’ anno prossimo, la spesa di cassa sarà inferiore alla spesa di competenza quest’ anno, e superiore l’ anno prossimo. Proprio per evitare questi trucchi da molto tempo si tende a guardare ai bilanci di cassa. Ebbene, in entrambi gli anni la spesa totale di cassa è ben superiore a quella di competenza, ed ancora una volta sarà molto superiore nel 2013 che nel 2012: sempre secondo il bilancio delle Camera, 1160 milioni contro 1023, un aumento di 137 milioni, oltre il 12 percento!
E’ difficile immaginare una comunicazione più ingannevole di quella prodotta dalla Camera.
Ma come è cambiata effettivamente la spesa di cassa della Camera? La Tabella 1 riporta la spesa per cassa nel 2011, 2012 e 2013 (prevista), disaggregata secondo le voci principali, esattamente come la Tabella 1 della puntata precedente. Quindi dalla spesa totale ho tolto le entrate non da trasferimenti statali e le tasse pagate dalla Camera, per ottenere la spesa a carico dei cittadini. Il 2011 è un punto di partenza utile perché è l’ anno in cui il movimento per la riduzione dei costi della politica si è fatto assordante.
IN REALTA’ LA SPESA SALE, OLTRE IL 10 PERCENTO IN UN SOLO ANNO
Nel 2012 la spesa totale è scesa rispetto al 2011 (riga 1), principalmente perché i rimborsi ai partiti sono diminuiti e perché si è deciso di rimandare al futuro la quota da versare la bilancio dello Stato . Al netto dei rimborsi ai partiti, la spesa nel 2012 è rimasta stabile (riga 2), e sarebbe aumentata se si fosse pagata la quota da versare al bilancio dello Stato. Nel 2013 la spesa aumenterà enormemente, e supererà quella del 2012 di circa 120 milioni (oltre il 12 percento) sia al lordo che al netto dei rimborsi ai partiti.
Guardando alle singole voci, la remunerazione dei deputati, cioè quanto mettono in tasca senza dover presentare alcuna ricevuta, è aumentata in ognuno dei tre anni, contrariamente alla pubblicità ingannevole del sito della Camera. Le pensioni e vitalizi dei deputati aumenteranno nel 2013 di quasi 10 milioni, nonostante la tanto sbandierata riforma. Le pensioni del personale aumenteranno di 20 milioni, quasi il 10 percento in un anno!
Soprattutto la spesa per acquisto di beni e servizi e la spesa in conto capitale aumenteranno enormemente, da 160 a 260 milioni. Un po’ tutte le voci sono aumentate, ma si noti l’ andamento della spesa per informatica nella Tabella 2. Già nel 2012 era di 20 milioni, una cifra rispettabile per un’ istituzione di 630 persone, di cui molte usano probabilmente a mala pena un tablet. Ma nel 2013 questa spesa raddoppierà, ad un incredibile 40 milioni. Si noti la spesa per hardware, più che raddoppiata da 7,6 a 16,8 milioni, circa 27.000 euro per deputato. E questo in aggiunta alla spesa per software, quintuplicata da 1,2 a quasi 6 milioni di euro, alle spese per il mantenimento e la gestione dei centri informatici, da 7,4 a 11,4 milioni, per le assistenze informatiche, da 2,7 a 4,3 milioni, e per l’ accesso gratuito via Internet agli atti parlamentari, da 73 mila euro a ben 2 milioni. E tutto questo senza contare la spesa per la manutenzione di hardware e software. Nonostante questo enorme investimento in informatica, la Camera spenderà ancora 5,3 milioni per la stampa degli atti parlamentari.
MILLE EURO ALL’ ANNO PER OGNI DEPUTATO PER IMPARARE A NAVIGARE SU INTERNET
Si noti che la Camera spenderà nel 2013 quasi 700.000 Euro per la formazione linguistica ed informatica di ciascun deputato. 1000 Euro all’ anno (5000 per legislatura) per imparare a navigare su internet e magari a usare Word sembrano un po’ tanti. E poiché immagino che pochissimi deputati abbiano il tempo e la necessità di seguire questi corsi, il costo per quei pochi che li frequenteranno effettivamente è enormemente superiore. questa è una delle tante voci inspiegabili del bilancio di una istituzione che sempre più allontana i cittadini dalla politica.
Camera dei Deputati: un confronto tra 2011, 2012 e 2013
Tabella 2. Spese per informatica, 2012 e 2013
Fonti: vd. documenti e tabelle sul mio sito web.
Dati in migliaia di Euro. I dati del 2012 sono in alcuni di casi “Impegni” anziché “Pagamenti”, in quanto la disaggregazione dei capitoli di spesa per Pagamenti non è disponibile.
Articolo scritto dal professor Roberto Perotti per “lavoce.info”
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