Nell’asta odierna il rendimento dei BTP a 10 anni è sceso leggermente rispetto al mese scorso: quanto conta realmente il declassamento di Standard & Poor’s ?
Ci sembra scontato porci questa domanda, siamo sempre stati abituati a vedere, sui mercati obbligazionari, l’applicazione di un assioma fino ad ora mai smentito: ad un declassamento di un Paese è normalmente razionale che segua un rialzo dei rendimenti sui titoli di Stato.
Il fatto è che qui ci troviamo in una situazione un po’ strana, guardate:
La tendenza è chiaramente ribassista, guardiamo solo il 2013:
Qui la tendenza è leggerissimamente negativa (una cosa proprio difficile da percepire), che non è una cosa strana trattandosi di un titolo a scadenza decennale.
Quello che più ci stupisce è la sostanziale inefficacia del declassamento da parte di S&P sul nostro debito sovrano. Il declassamento è arrivato la sera del 9 Luglio scorso, eppure l’asta odierna ci ha mostrato un ribasso dei rendimenti sui titoli a 10 anni, ribasso tra l’altro perfettamente inseribile nel trend degli ultimi 10 mesi.
Stanno cambiando gli equilibri, le agenzie di rating stanno perdendo il loro potere sui mercati finanziari. Questo non ha solo effetti positivi: il mercato difficilmente riesce a valutare se stesso, servirebbe un organo capace di fare valutazioni più serie sui debiti pubblici degli Stati.
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