In Europa non c’è più fine al ridicolo, il quotidiano spagnolo El País denuncia: con un trucchetto contabile il PIL di Madrid potrebbe crescere, improvvisamente, del 4,5% annuo
Domanda di un esame di macroeconomia:
“Come fa di un Paese a crescere del 4,5% annuo, sapendo che questo Paese non può né incrementare la propria massa monetaria né sforare di troppo il limite di deficit di bilancio fissato al 3% ?”
Risposta da 30 e lode:
“Il suddetto Paese trucca i conti, facendo crescere il PIL con trucchetti contabili e, dunque, aggirando completamente il problema del rapporto deficit/PIL da rispettare”
È tutto vero e lo scrive El País:
“Il prodotto interno lordo (PIL) spagnolo crescerà di colpo tra il 2,7% ed il 4,5%. Non si tratta di una miracolosa ripresa economica, ma dell’effetto delle modifiche metodologiche e statistiche applicate dall’Instituto Nacional de Estadística (INE) in accordo con i criteri dell’Eurostat. In questa revisione si includono le attività illegali come la prostituzione, il traffico di droga e il contrabbando, anche se l’INE, a differenza di altri organi di statistica, ha deciso di non pubblicare l’effetto concreto di questa voce contabile”
In sostanza i dati sul PIL che ci arriveranno nella seconda parte dell’anno dalla Spagna saranno da boom economico, in quanto l’INE comincerà ad adottare i nuovi metodi di calcolo del PIL (SEC 2010) dall’1 Settembre 2014.
Nel 2013 il deficit di bilancio spagnolo è stato pari al 6,6%, all’INE ci si aspetta un calo di questo dato di almeno 3 punti percentuali grazie alla crescita fittizia (non bisogna aver paura di dirlo, l’INE, come l’Istat, non ha a disposizione metodi di calcolo seri per contabilizzare prostituzione, droga e contrabbando).
Nel caso qualcuno avesse difficoltà a visualizzare l’assurdità di questo +4,5%, date un’occhiata agli ultimi dati sul PIL annuale spagnolo:
Un’economia matura con un tasso di disoccupazione del 25% non può crescere improvvisamente del 4,5%, è una cosa che non sta né in cielo né in terra.
A Bruxelles ci devono proprio prendere tutti per dei poveri scemi.
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