La Svizzera non vuole tornare al gold standard, tra la delusione di chi sperava in un’esplosione verso l’alto del prezzo dell’oro, il referendum sulle riserve auree della banca centrale svizzera è stato bocciato alla grande
(ripubblicazione articolo del 2 dicembre 2014)
Prima di tutto, per chi non sapesse di che cosa stiamo parlando, è possibile avere informazioni in merito al referendum sul “nuovo gold standard” svizzero facendo click qui e qui.
La notizia è che il tanto temuto referendum (o tanto sperato, nel caso in cui qualcuno di voi abbia acquistato oro) non è passato, ricevendo una bocciatura decisamente clamorosa.
In tutti i cantoni hanno vinto i “no”, la banca central svizzera non dovrà quindi portare le proprie riserve auree dall’attuale 8-9% al 20% delle proprie riserve totali:
77,3% “no” contro il 22,7% di “sì”, è una bocciatura pesante.
Un’altra grande possibilità per il ritorno della corsa verso l’alto del prezzo dell’oro è così sfumata, per ora rimane solo il Giappone e le aspettative di alcuni (noi esclusi) dell’arrivo dell’iperinflazione.
Poi quando nemmeno l’iperinflazione arriverà (perchè senza miseria questa non arriva, non basta una base monetaria in crescita ed è la Storia che ce lo insegna), anche quest’ultima speranza per chi ha acquistato oro cadrà nell’oblio.
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