Tokyo: crolla la borsa del 7%, ecco spiegato il vero motivo

Giappone-Shinzo-Abe

Niente panico, il crollo dell’indice Nikkei (per ora) non deve preoccuparci troppo, vi spieghiamo perchè

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Entusiasmante leggere di opinioni tecniche qua e là che cercano le mostruose ragioni per cui la Borsa di Tokyo è crollata nella notte di più del 7%. Ora, mettiamo bene in chiaro una cosa, quello che sta facendo la Bank of Japan è una manovra monetaria che non ha precedenti nella storia dell’economia, tanto è vero che sono più che certo che, qualunque sarà il risultato finale di questa ondata di liquidità nel sistema, tra qualche anno troveremo in tutti i libri universitari di economia quello che stiamo vedendo in queste settimane.

Detto questo, troppi analisti sembrano voler utilizzare strumenti “ordinari” per spiegarci quello che sta succedendo sui mercati finanziaridel Sol Levante, e questo è un grave errore.

Non è certo la prima volta che un Paese decide di svalutare la propria moneta, ma il Giappone ha voluto fare tutto in grande. Allora dobbiamo semplicemente valutare la situazione per quella che è: enorme.
Mi spiego meglio, se domani Piazza Affari perdesse più del 7%, state sicuri che arriverebbero pressioni fortissime sul Governo (in stile Berlusconi con spread a 500) da Berlino e da Bruxelles, e i giornali parlerebbero di “ecatombe dei nostri mercati finanziari”, come è ovvio che sia.

Ma il Giappone ha fatto registrare un +50% nell’indice Nikkei nel giro di 2 mesetti, perdere il 7% in una seduta è grave, ma non è la fine del mondo.
Ma come mai l’indice è andato così male ?Immaginiamo di avere comprato azioni Giapponesi fino a ieri, e di aver messo quindi da parte decisamente un bel gruzzoletto, ora che cosa fa il trader appena capisce che si sta per entrare in una fase ribassista ? Ovviamente vende, cercando la cosiddetta presa di profitto.

Ma come ? Un -7% può essere considerata una presa di profitto ? Normalmente no, ma qui ad occhio almeno un 3-4% può essere realmente considerato come tale. Già ma a monte c’è qualcosa di più grosso: cosa ha innescato prima l’arresto dell’indice Nikkei e poi il ribasso a cui è seguita la presa di profitto di massa ?
Qualcuno dice che sia tutta colpa dei tassi di interesse sui titoli di Stato Giapponesi in crescita, ma è una ragione ridicola: il Giappone non ha nessun problema di liquidità (siamo seri), ed è pienamente normale che ad una svalutazione segua un aumento dei tassi di interesse sui bond, è sempre stato così e così sarà per sempre. Ma la Bank of Japan sta comprando titoli di Stato Giapponesi a tutto spiano (con questa operazione immette trilioni di liquidità sul mercato), e vedrete che, continuando così, i rendimenti sui bond non saranno mai fuori controllo, in quanto spinti verso il basso dalla BOJ.
Altri parlano del deludente impatto che l’Abenomics sembra avere, per ora, sulla bilancia commerciale. Altra mostruosità macroeconomica che non sta in piedi: è troppo presto per vedere effetti sull’import/export, stiamo calmi.
Qualcuno invece tira in mezzo i dati deludenti dalla Cina. Sì, questo è più probabile, diciamo che i dati deludenti sulla produzione manifatturiera Cinese sono stati la scintilla che ha fatto esplodere Tokyo ieri notte.

E così da Pechino il pessimismo è arrivato a Tokyo, e da Tokyo è arrivato in Europa.

Ma lo ripeto, è pienamente comprensibile che il Nikkei rallenti, anche perdendo il 7% in un giorno, del resto non penserete che la crescita possa durare per sempre a ritmo sostenuto, no ?

A riguardo, vi ricordo che i trader ricercano spesso delle “figure” quando investono, guardate un po’ la cosiddetta “bandiera”:

A mio parere il Nikkei sta disegnando una bandiera in questo momento: ha infatti appena ultimato l’asta (C), incontrando un livello di resistenza (A), ma nei prossimi giorni (già da domani ? chi lo sa) arriverà il rimbalzo (E).

 

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